Truffatori ad Arosio
Cento euro falsi
per pagare la messa

Volevano darglieli per commemorare un defunto. Il parroco se ne accorge e avvisa i fedeli: «State attenti»

Una truffa degna di un film, per fortuna non andata a buon fine. È accaduto ad Arosio nel fine settimana, dove una coppia ha tentato di truffare niente meno che il parroco don Angelo Perego.

È proprio il caso di dire che “non c’è più religione” e per sbarcare il lunario si arriva sino a pensare di imbrogliare i sacerdoti.

Solo che questa mossa azzardata si è poi rivolta contro i “disperati” che hanno avuto terra bruciata e non hanno più potuto muoversi liberamente in paese per tentare di imbrogliare altre persone.

Tutto inizia con il campanello che suona alla porta dell’abitazione del parroco don Angelo, posta a fianco della chiesa. Una coppia, all’apparenza normale, chiede di poter entrare e parlare.

Ma i primi dubbi arrivano quando, al momento di pagare, i due truffaldini tirano fuori dal portafoglio una banconota da 100 euro. «Non abbiamo pezzi più piccoli, lei ha da cambiare, vero?», la domanda ingenua, che invece fa scattare la molla del dubbio.

Alle prime domande da parte del parroco, la coppia inizia ad innervosirsi e decide di lasciare il campo e di rinunciare alla truffa. Ma i guai per loro non sono finiti.

Don Angelo infatti, dopo aver raccolto voci che i due truffaldini avevano tentato il “colpo” anche in altre case e negozi del paese, decide di dare il colpo definitivo alla loro carriera, almeno per quel che riguarda le scorrerie ad Arosio. E lo fa nel modo più naturale che ha a disposizione: le messe della domenica.

Il servizio su “La Provincia” di martedì 24 febbraio 2015

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