Turturro deluso da Como
«Mi sentivo un estraneo»

L’attore e registra americano ricorda la sua esperienza comasca in un’intervista a Panorama. Ma non ha alcun rimpianto

Ha frequentato diverse zone del nostro territorio, ma è rimasto a dir poco deluso. Tanto da rilasciare dichiarazioni decisamente poco tenere in un’intervista pubblicata sull’ultimo numero del settimanale Panorama.

Parliamo del noto attore e regista italoamericano John Turturro. In provincia di Como era stato girato, una quindicina di anni fa, il film “La partita”, diretto da Marleen Garris e tratto dal romanzo di Nabokov “La difesa di Luzhin”. Ciak sul lago, a Villa d’Este, ma anche alla stazione ferroviaria di Brenna, per la pellicola uscita in Italia nel 2001.

Eppure Turturro non conserva un ricordo particolarmente positivo di Como. «Dove si sente più a casa, nel nostro Paese?» gli chiede la giornalista Cristiana Allievi. Lui spiega di aver trascorso molto tempo a Palermo e aggiunge: «In generale mi trovo bene ovunque. L’unica eccezione è stata Como».

Non proprio una critica soft, dunque. Secondo l’attore l’Italia è accogliente, il nostro territorio no.

«Lì - scandisce John Turturro - mi sono sentito un estraneo».

Non ha chiarito meglio il suo pensiero, a chi lo intervistava è sembrato si riferisse a una certa freddezza di Como.

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