Tutti pazzi per i cigni del Lario
Mascotte i piccoli e le uova

Da Colonno a Laglio a Lezzeno alla Tremezzina le famigliole vengono adottate dai residenti. E sul web si moltiplicano video e immagini

Una moda, forse. Ma una moda - se anche fosse - che non produce danni e che, anzi, riconcilia con la natura che ci circonda. Ci riferiamo alle immagini, che arrivano ogni giorno in redazione e che impazzano sul web, dei cigni del lago di Como.

Aveva cominciato proprio il capoluogo e, da piazza Cavour, la moda ha finito per dilagare. Ultimi in ordine di apparizione i quattro cignetti colonnesi, affettivamente adottati dalla comunità insieme alla moltitudine di paperette. E che dire dei sei vispi pulcini che sono comparsi a Laglio e che in molti hanno interpretato come il migliore regalo possibile di compleanno per l’attore americano George Clooney, atteso nel giro di qualche settimana con la nuova fidanzata.

I cigni del Lago di Como sono ormai una gioiosa compagnia in molti paesi, i residenti oltre ad ammirarne la bellezza li nutrono e li accudiscono. Sono soprattutto i bambini ad essere molto colpiti da questi animali, rimangono infatti a bocca aperta a guardarli. La maestosità dei cigni e la loro simbiosi con l’uomo li ha resi una mascotte per diversi centri lacuali.

Alla famigliola di Lezzeno danno da mangiare pane e brioche.

E poi ci sono i cigni della Tremezzina, la cui cova è avvenuta nella leggiadra spiaggetta dell’Albana, da poco bonificata. Otto esemplari subito adottati dalla popolazione.

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