Uccise il padre a coltellate
Chiesti 17 anni di carcere

L’udienza preliminare per l’omicidio di Lurago Marinone, imputato un peruviano di 29 anni

È scoppiato a piangere davanti al giudice. «Non volevo ucciderlo».

Ieri mattina Eder Jhonny Dominguez Cutipa, il giovane di 29 anni originario del Perù, è stato portato in tribunale per l’udienza preliminare per l’omicidio del padre Manuel Johnny Venancio Dominguez Ramirez, muratore di 50 anni, avvenuto nelle prime ore di venerdì 8 febbraio scorso.

Il peruviano si sarebbe reso conto benissimo di quanto fatto quella notte nella corte di piazza Roma , a causa di una lite furibonda scoppiata dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Dominguez Cutipa, difeso dagli avvocati Renato Papa e Stefano Legnani, ha spiegato che aveva fatto di tutto affinché il padre venisse in Italia, per tornare assieme a lui e all’altra sorella e per poter conoscere tutti i suoi nipotini. Eppure non tutto è andato bene e quella convivenza tra padre e figli non è stata così tranquilla come speravano. Così, quella notte, avevano litigato nella cucina dell’abitazione di piazza Roma: come raccontato dal giovane peruviano, il padre lo aveva accusato di essere un fallito. E i vecchi screzi, non solo di natura economica, hanno scatenato l’ira del giovane peruviano che, a quel punto, ha impugnato due coltelli. Con quello più grande, da 20 centimetri di lama, ha cercato di colpirlo due volte. E alla terza lo ha preso al cuore, uccidendo il padre.

Eder Jhonny Dominguez Cutipa era quindi fuggito, ma poi era stato arrestato dai carabinieri di Appiano Gentile.

Ieri, la scelta del rito abbreviato: il pm Valentina Mondovì ha chiesto una pena di 17 anni che, con lo sconto del rito, scende a 11 anni. I difensori hanno invece sostenuto che si trattasse di omicidio preterintenzionale, con pena inferiore. Domani la decisione del giudice.

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