Una rastrelliera per l’umido
L’idea parte da Moltrasio

Esperimento riuscito: meno odori dai rifiuti in paese

«Metodo che si può applicare in tutte le zone montane»

Luigi Fazio, assessore all’ambiente, impegnato per migliorare la quota di raccolta differenziata, resa significativa con l’introduzione della raccolta della frazione umida, ha sperimentato con successo un sistema che potrebbe trovare applicazione negli altri paesi del lago come Carate Urio, Laglio, Brienno che sono tra loro legati da un comune protocollo di appalto con la Econord.

Nell’impossibilità di effettuare porta-porta la raccolta del secchiello dell’umido a causa della presenza di ripide scalinate non accessibili ai mezzi meccanici, Fazio ha sperimentato una soluzione rivolta a evitare l’accumulo dei sacchetti nei contenitori posti in varie località del paese con conseguenti fermentazioni causate delle alte temperature estive.

Negli abituali luoghi di raccolta, per esempio la piazza Gibuti a Tosnacco, è stata collocata una sorta di rastrelliera sulla quale i cittadini appendono, nei giorni e negli orari previsti, il secchiello dell’umido, identificabile con il numero o con il nome.

«Con questo esperimento - dice l’assessore - abbiamo eliminato il contenitore grosso giacente in loco che utilizzato in maniera non corretta, provocava odori nauseanti».

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