Un’invasione
fin dal mattino
Ed è subito festa

La prima giornata Lunghe code per entrare al museo Tutto il paese si è vestito di rosso e di allegria

Nemmeno nelle più rosee previsioni si sarebbe potuto immaginare un tale pienone al Raduno Moto Guzzi 2023: non cadendo, quest’anno, alcuna ricorrenza, ci si aspettavano meno guzzisti.

Sin dalla mattinata di ieri, invece, la fila in attesa davanti al cancello rossonero di via Parodi è stata impressionante: tutti volevano essere i primi a visitare lo storico museo.

La Galleria del vento

La visita è stata senza ombra di dubbio una delle mete più gettonate da curiosi e appassionati, disposti a restare in fila anche due ore.

Del resto, in quei corridoi ricchi di storia sono esposte oltre 180 moto che raccontano i 102 di storia della casa motociclistica dell’Aquila. Per gli appassionati, la seconda tappa è stata quella del reparto motori: una vera e propria gioia per gli occhi, visto che si è potuto assistere al montaggio di motori di ultima generazione.

Disponibili e pronti a soddisfare le aspettative dei più curiosi, gli addetti del reparto hanno spiegato minuziosamente come nascono i motori, cuore pulsante dello stabilimento di Mandello. Ma anche la visita alla Galleria del vento ha sempre il suo fascino: è stata realizzata nel 1950 ed è proprio da allora che in stabilimento si è iniziato a studiare l’aerodinamica.

In molti avrebbero voluto vederla accesa, ma i responsabili hanno spiegato che è dagli anni Ottanta che non viene più avviata.

Il reparto montaggio

Il viaggio dei tanti partecipanti, impossibile stabilire di preciso quanti, è poi proseguito all’interno della fabbrica di via Parodi, con la visita al reparto montaggio veicoli, dove ad accogliere i visitatori c’erano le 24 stazioni per l’assemblaggio della Guzzi V 100 Mandello, l’ultimo modello, primo e unico raffreddato a liquido. Ad ammaliare i visitatori, il primo collaudo delle moto scese direttamente dalle linee di montaggio: giusto un rombo prima di indirizzarle al reparto imballaggio.

Fuori dalla fabbrica, intanto, ogni angolo della città si è riempito di modelli. I test ride per provare le moto su strada, accompagnati dagli uomini Guzzi, hanno fatto registrare numeri altissimi.

Nemmeno in pausa pranzo gli arrivi sono cessati, come hanno dimostrato anche l’elevato numero di targhe straniere, in rappresentanza di quasi tutti i Paesi europei, a sottolineare che l’amore sviscerato per il marchio non conosce confini.

In piazza del municipio, in molti ad attendere le moto da corsa, così, quando Todero e Frigerio hanno dato gas alla Guzzi 500 Otto Cilindri, un brivido ha attraversato la schiena a tutti i presenti. Del resto, quel motore plurifrazionato è unico al mondo, ha fatto e continua a fare la storia.

In pochi minuti, si sono radunati centinaia di affezionati dell’Aquila, con i telefonini in mano per registrare la musica inebriante che solo quel motore è capace di creare.

I cittadini

Anche le strade sono state invase da guzzisti, indecisi su cosa fare durante la giornata, visti i numerosi eventi in programma.

Un plauso agli abitanti di Mandello per aver sopportato l’invasione dei motociclisti, a volte un po’ troppo rumorosi: del resto, però, si possono contare sulle dita di una mano le famiglie del paese che non hanno o non hanno avuto un familiare che ha lavorato in Moto Guzzi.

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