Valbrona, muore
a 10 anni dall’incidente

Michele Giampaolo non si era mai ripreso da una devastante caduta in moto. Lo ricordano gli amici e la sorella

Una vita segnata da un tragico incidente, una caduta in moto all’età di sedici anni in Valassina: il colpo alla testa, la sedia a rotelle, la riabilitazione e il ritorno ad una normalità riacciuffata giorno dopo giorno. Dieci anni dopo quell’episodio torna a chiedere dazio, un’emorragia al cervello e la morte in una comunità.

Una storia troppo breve e triste , quella di Michele Giampaolo 27 anni di Valbrona, il ragazzo morto lo scorso 4 dicembre e seppellito ieri nel locale cimitero. Tutto ruota attorno ad un incidente avuto in moto quando ancora si girava con i cinquantini senza prestare molta attenzione a cosa si fa, una decina di anni fa nella caduta il pesante colpo alla testa le cui conseguenze si sono trascinate per il resto della breve vita.

«Quanto mi hai insegnato “Michy” con la tua lotta - ha spiegato durante il funerale la sorella Erica - La tua voglia di normalità inseguita giorno dopo giorno, da quando eri immobilizzato a letto, poi i primi passi nonostante i ferri e le protesi. Tu volevi tornare ad essere indipendente, fratellino mio, e proprio quando avevi riconquistato questa normalità la ricaduta fatale».

Anche gli amici hanno raccontato qualcosa della vita di Michele, parlando delle volte che era scivolato per poi rialzarsi. Dopo l’incidente il ragazzo aveva inanellato diverse situazioni gravi. Voleva andare a vivere in una casa nuova. La famiglia in questi anni difficili è stata vicina a Michele, la mamma Rosa dipendente della Residenza sanitaria San Giorgio di Oliveto Lario, la sorella e il papà Antonio.

«Chissà se hai capito nella tua morte improvvisa? - si è chiesto nella sua omelia il parroco del paese don Virginio Resnati - Noi siamo qui affranti dal dolore, siamo straziati dalla separazione, parte del mistero della croce di Cristo. La morte non è la conclusione della vita, non è la vittoria del nulla». Da anni Michele era in comunità, in paese era stato seguito dai servizi sociali: «C’eravamo occupati della sua situazione per un lungo periodo - spiega l’ex sindaco di Valbrona Martina Turba -

Era un ragazzo con diversi problemi ma anche capace di regalarti emozioni uniche». «Era veramente affettuoso e sono davvero dispiaciuta per quanto accaduto, per lui e per la famiglia».

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