«Verbale dell’incidente “aggiustato”
per favorire il figlio della dirigente»

Quattro poliziotti accusati di falso e calunnia. «Accusarono ingiustamente un disabile di aver investito un ragazzino in bicicletta»

Non è una sentenza, per la quale bisognerà attendere ancora. Ma a un anno e mezzo dagli arresti alla Polizia stradale, la Procura fornisce una ricostruzione definitiva, benché ovviamente “di parte”, dello scandalo “collaterale” che a suo tempo coinvolse, assieme a comandante e vicecomandante del compartimento di via Italia Libera, anche il dirigente medico della questura Angela Napolitano, 45 anni, residente in città.

Assieme all’ex comandante e al suo vice di allora, al marito e a un assistente capo della polstrada, la dottoressa è accusata di avere “pilotato” i rilievi di un incidente che nel novembre del 2012, a Brunate, coinvolse proprio il figlio. Secondo l’accusa i poliziotti finirono per accusare l’automobilista, portatore di una disabilità che gli consente comunque di guidare auto con il cambio automatico,di aver causato lo scontro, quando - secondo la procura - l’incidente sarebbe stato causato dal ragazzino che, in bici, scendeva contromano lungo la via per Brunate.

Ovviamente, dal canto loro, gli indagati respingono tutte le accuse.

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