Volta, i docenti anti Gelmini
adesso boicottano le gite

Gli studenti stavolta non li seguono: «Una protesta che ci penalizza»

Dopo la "lezione all’aperto", e la massiccia adesione al corteo del 30 ottobre, il liceo «Volta» è ancora in prima linea nella protesta contro il decreto (ormai legge) Gelmini.
La nuova proposta, destinata a far molto discutere, viene dai professori e consiste nel non organizzare le tradizionali gite d’istituto: a deciderlo il Collegio docenti con una mozione votata dalla maggioranza dei professori. Questa forma di protesta, già proposta dalla direzione didattica «Arcadia» di Milano ai primi d’ottobre, e ripresa da altri istituti in giro per l’Italia, era già stata discussa durante le assemblee organizzate dalle principali sigle sindacali della provincia di Como nell’ultimo mese e mezzo: dato che la scelta di accompagnare gli alunni in gita rientra fra le attività volontarie, i professori non intendono più rendersi disponibili, visto che il ministro, lungi dal premiare l’impegno di chi manda avanti la scuola, interviene a suon di tagli.
Agli studenti che, sommersi da verifiche e interrogazioni, rischiano di vedersi annullato il tanto atteso viaggio d’istruzione, magari in Grecia, non resta che sperare nel ritiro della mozione: «Abbiamo già espresso il nostro disappunto - dice Angelica Villa, rappresentante degli studenti - nella riunione del Consiglio d’istituto tenutasi l’11 novembre. Pensiamo che una simile proposta abbia l’unico risultato di mettere il corpo docenti contro gli studenti». Tanto più che il «Volta» è per ora l’unica scuola della provincia in cui è stata avanzata formalmente una simile proposta.

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