Economia
Lunedì 02 Marzo 2009
Inflazione resta a febbraio all'1,6%
Nel 2009 potere acquisto -480 euro
IL dato dell'inflazione viene confermato anche a fabbraio all'1,6%. Scende il prezzo del pane e della pasta, ma per la prima volta da cinque mesi è tornato a crescere il prezzo della benzina: +2,5%. I conumatori denunciano: nel 2009 le famiglie perdono almeno 400 euro in termini di portere d'acquisto.
Secondo Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, «se l'inflazione registra valori positivi, vuol dire che i prezzi continuano ad aumentare ed il potere di acquisto delle famiglie continua a diminuire. Chi parla di risparmi, quindi, ha fatto male i suoi conti». Se l'inflazione per il 2009 si attesterà all'1,6%, spiegano Lannutti e Trefiletti, «il potere di acquisto delle famiglie, dopo la stangata del 2008, subirà un'ulteriore diminuzione di 480 euro a famiglia (importo che annullerebbe totalmente i benefici della Social Card)». Insomma è necessario agire subito diminuendo i prezzi di almeno il 20%.
Il Codacons ritiene «preoccupante» che la discesa dell'inflazione «si è già bloccata». A febbraio l'inflazione «resta ancorata all'1,6% e su base mensile aumenta addirittura dello 0,2%». Il calo del petrolio, dell'energia elettrica e del costo del denaro «avrebbero dovuto portare ad un'inflazione zero», spiega Paolo Landi di Adiconsum. Dai dati Istat, invece, si evince «ancora una crescita dell'inflazione (+1,6%) rispetto allo scorso anno, ma anche rispetto al mese precedente: tutti i settori, eccetto quello dei trasporti, registrano ancora un segno positivo». Per Adiconsum, il calo delle materie prime e la riduzione del prezzo del petrolio e del costo del denaro «dovrebbe portare in particolare nel settore dell'alimentazione a riduzione dei prezzi significativi. Alla grande distribuzione chiediamo, quindi, di passare da una logica delle mere promozioni ad una riduzione dei prezzi dei listini».
Secondo Carlo Pileri, presidente dell`Adoc, «è paradossale e fortemente contraddittorio che, nonostante gli ultimi mesi di calo progressivo dell'inflazione, il livello dei prezzi degli alimentari continui ad aumentare e a prosciugare i redditi delle famiglie. La spesa alimentare consuma circa il 22% delle entrate di una famiglia di quattro persone, circa 7.200 euro l'anno su 33.000 euro di reddito netto. Con i rincari che ancora si registrano, l`aumento medio mensile della spesa per una famiglia è di circa 35-40 euro. Oltre 400 euro in un anno».
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