«Agrinatura, così battiamo la crisi»

Presentata la manifestazione di Lariofiere, oggi “l’aperitivo” con la proiezione del concerto di Bocelli. Il direttore di Confagricoltura: «Il settore sta attirando molti giovani: in pochi anni crescita del 15%»

L’edizione numero 14 di Agrinatura sarà, prima di ogni altra cosa, una “Rural Expo”. Questo, in omaggio a quel mondo agricolo che, tra zootecnia, agricoltura in senso stretto e nuove forme di “agribusiness”, sta tornando a essere un punto centrale dell’economia nazionale, lombarda e, perché no, perfino lariana.

Ne sono convinte le tre principali associazioni di categoria (Coldiretti, Cia e Confagricoltura), lo sono, a maggior ragione, i 200 e più espositori che da domani (venerdì) a domenica – con l’insolito “aperitivo” di questa sera, alle 20.30, rappresentato dalla proiezione in diretta del concerto di Andrea Bocelli in onore di Expo Milano – affolleranno i tre padiglioni del centro espositivo Lariofiere di Erba. Una manifestazione, quella presentata dal presidente dell’ente fieristico, Giovanni Ciceri, che ha origini lontane, quando – come ricordato dal giornalista e storico locale Emilio Magni – la collinetta oggi caratterizzata dal teatro Licinium e dalla scalinata del Terragni fu sede della prima Esposizione di Erba. Correva l’anno 1904 .

Negli ultimi anni, peraltro, agricoltura non ha significato soltanto zootecnia e coltivazione, ma anche gestione del territorio e dei boschi, trasformazione dei prodotti, vendita diretta e ospitalità. Un mix di offerta, quest’ultima, che ben si sposa con le aspettativa di coloro che arrivano sul Lario per vacanza, o semplicemente per qualche momento di relax prima di rientrare in città.

«Specie negli ultimi anni, l’agricoltura è tornata a essere un asset dell’economia nazionale e locale», sottolinea il presidente di Coldiretti Como-Lecco, Fortunato Trezzi.

Il direttore di Confagricoltura Como-Lecco, Angelo Onesti, racconta un’evoluzione che proietta l’agricoltura oltre i confini immaginati fino a qualche decennio fa: «Nei decenni scorsi – analizza – il mondo agricolo, a Como e a Lecco, aveva subito un esodo a favore di quello manifatturiero. Oggi, invece, possiamo parlare di un’agricoltura multifunzionale, che è tornata ad attrarre i giovani, e non solo. Non è un caso che, a livello nazionale, il settore sia cresciuto in pochi anni del 15%».

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