Allestimenti di ogni forma per l’arte e il design. I due fratelli di D3Wood e lo spettacolo del legno massello

L’azienda D3Wood di Lecco dei fratelli Clozza spicca nella realizzazione di installazioni speciali. La nuova sfida: l’arena centrale al centro di Lariofiere

L’arena centrale di Lariofiere sarà presto completata con un rivestimento in legno, costruito a gradoni e realizzato da Dynamic 3 Wood, laboratorio lecchese fondato nel 2017 da due fratelli: Claudio e Marco Clozza, il primo treeclimber, il secondo ingegnere, che hanno messo a sistema le loro competenze, complementari, relative al legno massello e alla progettazione per realizzare installazioni e allestimenti unici, su disegno, dalle forme più varie. Al momento sono coinvolti dalle aziende dell’arredo per la preparazione di alcuni stand destinati al Salone del Mobile. Intanto lavorano all’Arena centrale della Fiera di Erba.

I progetti

Già oggetto di una importante ristrutturazione, l’area che fa da perno ai padiglioni a Lariofiere sarà completata con uno spazio per gli incontri, un emiciclo per il pubblico con un rivestimento in legno affidato a D3Wood.

«Sarà in legno di cedro massello di riutilizzo. Abbiamo interpretato le idee iniziali di progetto che prevedeva il susseguirsi di una stratificazione simile ai diversi livelli rappresentativi delle montagne a evocare le curve di livello per poi realizzare una piccola arena al centro della hall della fiera – spiega Marco Clozza – una soluzione che prevedeva pannelli multistrato. Abbiamo invece immaginato di utilizzare legno di riuso e proposto una modifica rispetto al progetto iniziale fino a definire quattro grandi balze. In generale nell’affrontare i diversi progetti che ci vengono commissionati non siamo meri esecutori ma cerchiamo il punto di equilibrio migliore tra la richiesta, le possibilità tecniche, l’estetica e la funzionalità».

Il modellino dell’area è già stato presentato a Lariofiere e l’obiettivo è di realizzare la metà inferiore dei gradoni in cedro per i primi di marzo e poi nei 15 giorni successivi completare l’altra metà.

«Ci piace poter realizzare qualcosa di concreto e su questo terreno comune abbiamo avviato un laboratorio per lo sviluppo di prototipi, prodotti di nicchia in numero limitato e in ambiti molto specifici – spiega Marco Clozza – lavoriamo su progetti complessi, fuori standard, che magari le falegnamerie non realizzano se non hanno conoscenze ingegneristiche al loro interno e di cui non si occupano neanche le carpenterie. Noi seguiamo tutto il processo fino alla consegna e montaggio del prodotto finito».

Una prima evoluzione è stata quella di specializzarsi nell’ingegnerizzazione e nella produzione di installazioni architettoniche di elevato contenuto tecnologico. Il passaggio successivo è stato quello di dedicarsi anche allo sviluppo e alla produzione per grandi aziende di elementi complessi in legno massello.

Gli oggetti richiedono una prima fase di studio per capire come realizzarli dal punto di vista strutturale, al quale segue uno sviluppo fino alla messa in opera. Tra il resto hanno realizzato per l’architetto Kengo Kuma l’installazione Kodama al Museo di arte contemporanea Arte Sella dove ci sono altre opere sempre in legno massello dove i fratelli Clozza hanno concorso anche al progetto strutturale e costruttivo.

Recente anche l’opera di Emilio Isgrò nel chiostro del museo di Santa Giulia di Brescia, l’installazione verrà poi montata nuovamente ad Arte Sella. «Parte del nostro lavoro è rivolto alle aziende del mobile e del design per le quali realizziamo componenti di arredo in legno massello – continua Marco Clozza – per esempio abbiamo lavorato con Unifor e con Artemide e per il marchio Danese Milano abbiamo realizzato dei candelabri in legno progettati dallo studio internazionale Herzog & de Meuron».

L’idea iniziale

L’esordio dell’azienda è stata a Lariofiere, con una primissima partecipazione a Agrinatura nel 2016, perché l’idea iniziale, confermata nel tempo, è di partire dal legno, dalla filiera forestale. Proprio questa comune passione per il legno ha unito i due fratelli con percorsi professionali differenti. Ognuno svolgeva la sua professione finché i casi della vita e qualche difficoltà non li hanno fatti incontrare professionalmente. A partire dai rami e tronchi dei cedri potati nei giardini delle ville della Brianza si sono inventati uno stile e una nicchia di mercato che sa dare risposte a esigenze del tutto particolari.

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