Almar di Como compie 50 anni. Weekend in montagna con tutti i dipendenti

AnniversariPer l’impresa elettrotecnica di Tavernola tre giorni sulle Dolomiti per rafforzare il gruppo. Famiglia e territorio sono i valori chiave dell’azienda

Ci sono due parole chiave in questa storia d’impresa: famiglia e territorio. Non è un caso, del resto, se Almar Elettrotecnica di Como - in cinquant’anni di attività tre diverse sedi operative ma tutte nel giro di cento metri e sempre in via Polano a Tavernola - ha deciso di festeggiare il traguardo del mezzo secolo portando tutto lo staff (una trentina di collaboratori) e qualche ex dipendente in trasferta per un weekend sulle Dolomiti.

Un modo per ringraziare tutti i collaboratori, non una semplice vacanza però perché l’iniziativa aveva l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la coesione del gruppo ed ha fornito anche qualche spunto di natura tecnica (in particolare la visita agli impianti della cantina Ottella).

L’azienda comasca è stata fondata nel 1972 da Giulio Martinelli e Santino Allievi. L’anno successivo i due soci decidono di separarsi e da allora l’attività è unicamente sulle spalle della famiglia Martinelli. Prima il fondatore, tavernolese doc (è mancato lo scorso aprile e all’ultimo saluto chiesa e piazzale del quartiere erano strapieni), con la moglie Maria (Minni) Sala, di origine altoatesina. Ora i tre figli - Alessandra, Marco e Paolo - che hanno maturato competenze complementari e si sono divisi la conduzione dei diversi campi dell’attività.

Almar, che per i venticinque anni portò tutti a Parigi, ha scelto la Val Gardena - Ortisei e Bulla - organizzando un fitto programma di attività, tra mercatini natalizi e pranzo in baita. C’era anche la signora Maria che per tanti anni ha diviso con il marito la responsabilità dell’impresa. E un ringraziamento speciale di quest’ultima è andato a due storici clienti come Autovittani e Rivauto che hanno supportato il viaggio.

«Abbiamo alle spalle un anno molto positivo e questo nonostante le generali difficoltà legate alla disponibilità e al rincaro delle materie prime - dice Paolo Martinelli che in azienda segue la gestione operativa dei cantieri - il nostro punto di forza è sempre stato la flessibilità, ci occupiamo di impianti elettrici civili, industriali e stradali: possiamo intervenire in una singola abitazione così come nel traforo del Frejus di cui curiamo da anni la manutenzione».

I giovani

Come altre attività di questo genere, Almar soffre la carenza di manodopera specializzata sul mercato del lavoro. La disponibilità dei giovani in uscita dalle scuole tecniche, la circostanza è nota. sono da diversi anni in quantità notevolmente inferiore rispetto alla domanda. Soprattutto per i ragazzi della Magistri, la strada maestra è quella dell’università. Così per le aziende è fondamentale sviluppare una buona collaborazione con le scuole: «Abbiamo ottime relazioni in particolare con Magistri e Castellini - dice Martinelli - ospitiamo costantemente giovani in stage formativi».

Il legame con Tavernola dell’azienda è profondo. «Con i residenti di via Polano abbiamo sempre avuto ottimi - continua Martinelli - un’attività come la nostra è chiamata alla costante reperibilità e questo può determinare un via vai dei mezzi a ogni ora ma non c’è mai stato problema con i nostri vicini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA