Assemblea CdO Como: «Giovani e formazione, la grande emergenza»

Associazioni Il presidente nazionale Guido Bardelli. «C’è una generazione da far appassionare al lavoro». Cambio di statuto: richiesta di personalità giuridica

«I giovani e la formazione sono la grande emergenza per le imprese e per la nostra società» Guido Bardelli, presidente nazionale Compagnia delle opere, è intervenuto così all’Assemblea straordinaria di Cdo Como di ieri sera. «Per la prima volta nella storia del capitalismo il problema non è trovare il lavoro ma i lavoratori e appassionare i giovani al valore del lavoro – ha proseguito - la seconda rivoluzione è quella digitale che pervade ogni ambito del lavoro ma anche della vita. Infine la nostra generazione conosce il cambiamento drammatico dato dalla guerra e le sue ripercussioni sul lavoro, l’economia, la finanza. Abbiamo memoria dell’inflazione, ma da decenni non si lavorava con questa difficoltà».

Le persone

La soluzione che suggerisce per affrontare il cambiamento non è attraverso una reazione istintiva, ma con la relazione tra persone, vero pilastro dell’agire di Cdo. Il presidente nazionale è stato presente per salutare un cambiamento formale e sostanziale dell’associazione comasca. Prima Cdo locale in Italia a chiedere riconoscimento di personalità giuridica, Compagnia delle opere di Como ha ottenuto il via libera all’unanimità per la presentazione della richiesta di iscrizione nel Registro regionale della Lombardia dall’Assemblea dei soci riunita ieri sera presso l’Istituto S. Maria Assunta a Villa Guardia.

L’associazione sceglie quindi questa strada per ragioni di solidità anche economica, di continuità nel futuro e di trasparenza, ma anche per una maggiore corrispondenza con quelle che sono le attività e gli obiettivi anche di rappresentanza dell’associazione.

Ha avviato i lavori il presidente Marco Mazzone con i saluti istituzionali alle organizzazioni presenti attraverso i loro presidenti: Fiorenzo Bongiasca, Provincia di Como, Marco Galimberti, Camera di Commercio di Como e Lecco e Francesco Molteni, Ance Como, oltre a Angelo Anelli, direttore di Confcooperative. «Istituzioni che ci sono molto vicine e che collaborano alla costruzione del bene comune del territorio - ha detto Mazzone – presenti con noi in un momento molto importante per il nostro percorso».

Il percorso

A condurre il processo di approvazione della richiesta di cambio Statuto e di richiesta alla Regione è intervenuto il notaio Christian Nessi. Erano 462 complessivamente i soci con diritto al voto che si sono espressi e conferito l’incarico al direttivo per l’avvio della procedura. Il notaio ha anche verificato che la dichiarazione bancaria di esistenza di un patrimonio, oltre i 100mila euro, supera di gran lunga i 15mila euro richiesti alle associazioni come premessa per poter avanzare la richiesta a Ragione Lombardia.

Sono poi intervenuti Franco Nembrini, insegnante, e Attilio Briccola, imprenditore, a ricordare il significato dell’appartenenza a Cdo. «Siate una casa dove si sta così bene che si può anche stare male – ha detto Nembrini che ha lanciato un appello accorato – e occupatevi di educazione perché questo Paese sta perdendo un’intera generazione di ragazzi che in questa scuola soffrono. Napoleonica, sempre uguale a se stessa, che non cambia mai, la nostra scuola non assume mai nessuna riforma se non sulla carta. Ma intanto il mondo è cambiato, è diventato più difficile e a diventare grandi si soffre di più. Occupiamoci di questi figli, sosteniamo le imprese educative altrimenti non ci sarà più nulla e nessuno dopo di noi, neanche a fare il bene».

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