Bussi e il tappo si accende
L’idea geniale si fa impresa

Due fratelli di Luisago cercano finanziamenti con il crowdfunding

Ricavano lampade di design con luce a sensore da bottiglie di vetro vuote

Un tappo per illuminare le bottiglie di vetro, per accendere tutte le luci basta dare un pugno al muro.

Due fratelli di Portichetto hanno progettato “LightY”, un innovativo sistema di illuminazione dal design accattivante. La loro start-up è solo all’inizio, stanno cercando dei finanziamenti attraverso il crowfounding.

«Volevo trovare il modo di riutilizzare le bottiglie di vetro vuote – racconta Simone Regondi, 22 anni, al momento si trova in Olanda – così le ho trasformate in lampade intelligenti. Con qualche led e un interruttore ho costruito un prototipo. L’idea è molto semplice: dopo aver riempito il mio scaffale con tante lampade mi sono accorto che mi annoiava il fatto di doverle accendere una per una. Quindi ho chiesto aiuto a Paolo, mio fratello, che vive a Londra, insieme abbiamo progettato un tappo con un sensore».

«Il sensore capta le vibrazioni - spiega ancora Simone - quindi basta bussare sullo scaffale, la mensola o l’armadio dove sono appoggiate le lampade e i tappi si illuminano. Dopo sei mesi di lavoro stiamo prendendo contatti con aziende e cercando finanziamenti tramite kickstarter».

È la piattaforma internet più famosa per racimolare finanziamenti collettivi. Simone è un ingegnere del Politecnico di Milano, laureato nel ramo dell’energetica, ora va a spasso per gli atenei del vecchio continente conquistando borse e ricerche. Paolo, il primogenito, ha 25 anni, è anche lui laureato al Politecnico di Milano, in elettronica, e adesso abita stabilmente in Inghilterra, è amministratore di una importante azienda. Il loro business plan, nato a Como, necessita di 25mila euro come base di partenza per fare decollare questi tappi illuminati. In sole trenta ore hanno superato i mille euro, per raggiungere l’obiettivo hanno tempo ancora 27 giorni.

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