Ceratizit porta il mondo
a studiare sul lago

Ad Alserio si svolge un seminario internazionale: e accorrono da tutto il pianeta

Imparare sulla ricerca e a migliorare se stessi: con il lago viene meglio. Così il seminario Ceratizit è stato preso d’assalto in questi giorni, ad Alserio.

I bilanci quest’anno fanno sorridere l’azienda leader del metallo duro: già il 20% di entrate in più rispetto allo scorso anno, osserva l’amministratore delegato Josef Laemmle. Ma se questo è possibile grazie alla realtà italiana soprattutto, i risultati viaggiano con la capacità di dialogare con il mondo.

Aiuta la ricerca della qualità, si sottolinea ad Alserio, dove si sono riuniti i rappresentanti di 22 aziende dall’Europa e dalle Americhe. E dà una mano anche la bellezza del paesaggio: da quello che si può ammirare dalla sede al Lario che infatti è stato cornice di escursioni meravigliose per gli stranieri.

A dare il benvenuto ieri lo stesso Laemmle: si trattava di uno specifico seminario, il primo internazionale di chioderia. Un’eccellenza che annovera lo stabilimento comasco, tant’è che conta oltre 70 clienti a livello internazionale coinvolti nella produzione di chiodi e rivetti. Di qui l’invito a 22 aziende, ovvero clienti leader nel settore in 11 Paesi. Ma anche due costruttori leader di macchine per il settore, vale a dire Enkotec Danimarca e Wafios.

La Ceratizit ha 186 dipendenti (ha appena assorbito 13 lavoratori della Van-Dies). I cartelli che offrono lavoro sono ancora presenti però sulla via davanti alla sede: «Perché di fronte a un buon perito tecnico non si dice mai di noi».

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