Crisi Canepa, si apre uno spiraglio
Verso sei mesi di cassa straordinaria

Intesa sulla gestione degli ammortizzatori: percorsi di riqualificazione professionale. Intanto mercoledì nuovo incontro azienda-sindacati, confronto sui 129 lavoratori in esubero

Un incontro ritenuto positivo dalle parti, con uno spiraglio sulla cassa integrazione straordinaria. Un periodo di sei mesi, che potrebbe essere prezioso per far aggiornare i lavoratori di Canepa e costruire per loro più concrete chance di ricollocamento.

Ma l’incontro tra sindacati e azienda di mercoledì conduce dritto al prossimo, il 18 luglio, che potrebbe essere cruciale, se non decisivo: si entrerà infatti nel merito dei 129 esuberi (su 466 dipendenti) annunciati negli stabilimenti di San Fermo e Cavallasca.

Lo conferma Doriano Battistin, della Ficltem Cgil di Como: «Quella del 18 sarà una giornata delicata. L’azienda ha mostrato la volontà di fare un accordo e così noi. Bene la questione ammortizzatori sociali, ma si è realizzata la cornice del quadro. Ora si tratta di dipingere la tela. E parliamo di persone in carne e ossa che rischiano di perdere il posto».

La procedura di mobilità si è aperta lo scorso 3 luglio e ci sono 75 giorni per raggiungere un’intesa, i primi 45 direttamente con l’azienda, che dallo scorso anno è stato per la maggioranza acquisita da un fondo, gestito da DeA Capital Alternative Funds Sgr.

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