Expo sempre più verde
grazie all’orgoglio di Como

Andrea Pironi di Vertemate racconta il suo lavoro da Israele alla Cascina Triulza: «Il territorio creda nella sue potenzialità»

Gli ultimi complimenti questa settimana: con il padiglione di Israele, che ha avuto l’inaugurazione ufficiale.

Essenze coltivate dalla Floricoltura Pironi di Vertemate con Minoprio. Che peraltro - ricorda Andrea Pironi - ha lavorato anche per altri padiglioni, come Francia, Angola e Usa, insieme alla Peverelli di Fino Mornasco, e la cascina Triulza. «Sono molto soddisfatto - spiega Andrea - del risultati della nostra opera - Siamo passati da un pezzo di agricoltura messo in verticale ad altri più scenografici, futuristici come gli Stati Uniti».

Un lavoro iniziato nel tempo e che nel tempo durerà: « Ad esempio la Francia ha mostrato una fetta di territorio spostato in Expo e c’è una programmazione di ricambi, una rotazione che seguono i cicli». E commenta ancora Pironi: «Abbiamo imparato in questi mesi che al contrario di quello che si dice noi italiani siamo molto bravi a organizzare e programmare. Nel nostro piccolo possiamo insegnare».

La Pironi ha iniziato la programmazione un anno fa, ma da tre anni ci sta lavorando: soprattutto su cereali e piante d’orto. Poi a novembre e dicembre le prime semine. «Dbbiamo essere orgogliosi del nostro territorio, perché sono venuti qui a Como da Expo - osserva - A volte non si ha la cognizione delle sue potenzialità».

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