Gli acchiappa satelliti
nello spazio e a Expo

«Grazie a Como» sottolinea D-Orbit, prima nel bando regionale (ma c’è anche Rigam, sempre di ComoNext). E adesso è pronta al lancio del dispositivo

Nello spazio e nel mondo grazie a Como. D-Orbit è passata nelle 24 eccellenze lombarde del bando “Start up per Expo”. Due nuove società di ComoNext sono riuscite ad approdare al padiglione Italia: gli acchiappa satelliti e la società che ha inventato i dispositivi salvatonno e non solo.

D-Orbit festeggia anche un record all’interno di questo riconoscimento: il primo posto nella graduatoria regionale. «Una grande soddisfazione – osserva Luca Rossettini – e ci fa piacere il collegamento a Expo, che parla di sostenibilità a 360 gradi, non solo di cibo. Noi lo applichiamo al settore aerospaziale».

ComoNext ha portato bene? «Direi proprio di sì – osserva Rossettini – A Firenze abbiamo la parte amministrativa, ma tutta la tecnologia è costruita a Lomazzo. Stiamo portando avanti la costruzione dei dispositivi per recuperare satelliti fuori uso proprio qui».

Ora si va a Expo, a incontrare il mondo e raccontare che lo spazio (e di riflesso la Terra) può essere più pulito e sicuro. Ma intanto si lavora intensamente:«“Stiamo finalizzando la costruzione di questo piccolo satellite con a bordo un sistema di pulizia: sarà il primo al mondo rimosso da un sistema indipendente». Nei primi mesi del 2016 avverrà e il nome di Como potrà volare con D-Orbit.

Non nasconde la felicità in effetti il presidente di Como Venture, Maurizio Traglio: «Sì, abbiamo creduto in questo investimento e ora è diventato un grande segnale di visibilità. D-Orbit si è confermato uno degli investimenti strategici, un obiettivo centrato come ad esempio quello di Directa Plus (le nanotecnologie legate a un materiale antico come il grafene)».

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