Il legno prima di tutto. Nuova barca gioiello della “Leopoldo Colombo” per i 70 anni di impresa

Nautica Lo storico cantiere “Leopoldo Colombo” con sede a Griante e produzione a Grandola ed Uniti ha presentato “Poldo ’23” in memoria del fondatore. La barca può raggiungere i 22 nodi, è adatta al lago e al mare

La nautica lariana ha segnato ieri un altro punto a favore del legno e della tradizione con l’inaugurazione nel moderno cantiere di Grandola ed Uniti di “Poldo ’23”, la barca con cui la famiglia Colombo ha pensato di festeggiare i 70 anni del cantiere “Colombo Leopoldo”, che cadevano nel 2020 (l’iscrizione alla Camera di Commercio è del 21 gennaio 1950), ma che la pandemia è posticipato di fatto a ieri.

I materiali

“Poldo ’23” è costruita in legno di mogano, rovere e iroko, è lunga 7,36 metri e può raggiungere i 22 nodi di velocità, ospitando a bordo 8 persone. Il taglio del taglio, con annesso brindisi, è stata anche l’occasione per i fratelli Giorgio (che con orgoglio ha mostrato l’attestato di “Maestro d’ascia”, datato 1998), Roberto e Giovanni, figlio di Giorgio, terza generazione di Colombo per tracciare un profilo di questo segmento della nautica lariana in cui - per dirla con il progettista di “Poldo ’23”, l’ingegner Aldo Gatti - la via maestra seguita è quella legata «ad un materiale straordinario come il legno».

«Abbiamo da poco consegnato un’imbarcazione, totalmente restaurata, alla Navigazione Lago di Lugano - confermano dalla famiglia Colombo -abbiamo storici clienti in Italia, ma Svizzera e Spagna sono due mercati di riferimento molto importanti. Quello di oggi (ieri, ndr.) per noi è un giorno molto importante, perché con questa imbarcazione - fortemente voluta da noi - ricordiamo nostro padre. La giornata di oggi ci ripaga di tutte le fatiche per arrivare a realizzare questa barca che segna un momento significativo della storia del nostro cantiere. Il legno continua ad avere una sua rilevanza dentro il mercato nautico. Da parte nostra non mancheranno mai impegno e passione».

“Poldo ’23” è un’imbarcazione che ben si sposa alle esigenze del nostro lago, ma anche a quelle del mare, ad esempio come tender per un mega-yacht. Di certo ieri l’immagine del fondatore del cantiere Leopoldo Colombo - classe 1917, scomparso nel 2006 all’età di 89 anni - con un pezzo di legno da plasmare valeva davvero più di mille parole, perché in fondo questo è sempre stato il credo di famiglia ovvero “il legno, prima di tutto”.

Le caratteristiche

Dotato di un ampio prendisole a prua, “Poldo ’23” spicca per la confortevole plancia di guida, ma anche per i singoli dettagli, come le sedute di poppa con la divaneria a “U”. Le barche di questo cantiere che coniuga tradizione a innovazione sono state esposte in occasione dei più importanti saloni nautici in Italia, Germania, Francia nonché nella vicina Svizzera.

«Confidiamo che questo sia il primo di tanti esemplari con cui il nostro cantiere possa ulteriormente qualificarsi in ambito nautico. Siamo certi che “Poldo ’23” incontrerà il favore di tanti appassionati», la chiosa di Giovanni Colombo. Infine, parola all’ingegner Aldo Gatti: «Leopoldo Colombo ha saputo plasmare il legno come pochi altri. Il modello ha sempre avuto come filo conduttore barche eleganti e silenziose. La prima barca pensata insieme a lui risale al ’77. Per quanto concerne “Poldo ’23” la scelta è stata anche quella di realizzare una barca classica, alta di bordo, duttile sia per il lago che per il mare e con un motore diesel, anche se oggi sembra che tutti debbano viaggiare in elettrico».

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