«Innovazione energetica contro il caro bollette»

L’evento L’appello del ministro dell’Ambiente durante il summit a Villa Erba. «Non siamo più nelle condizioni di un anno fa, ma dobbiamo investire»

Il caro bollette, in vista dell’inverno, non dovrebbe più fare paura: «Non siamo nelle condizioni dell’anno scorso. Siamo al massimo dello stoccaggio, abbiamo ottime garanzie dei flussi dei nostri cinque gasdotti, dal fatto che è attivato a Piombino un rigassificatore da cinque miliardi di metri cubi» ha rassicurato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, intervenuto ieri alla “ComoLake2023 – Next Generation Innovations”, la tre giorni di riflessioni sull’innovazione che si svolge a Villa Erba a Cernobbio, ideata dal sottosegretario di Stato con delega all’innovazione, Alessio Butti, con il patrocinio del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Questione di sopravvivenza

«Sul fronte dei prezzi qualche oscillazione purtroppo c’è ancora a causa di fattori internazionali, incluso il conflitto in Ucraina. Ma un anno fa il gas era a 200 euro al megawattora, ora si aggira sui 40 euro» ha aggiunto il ministro che è stato interrogato sulla visione strategica e di medio lungo periodo del nostro Paese sui temi dell’energia.

Il focus è l’indipendenza da altre Nazioni: «Con la transizione energetica dobbiamo arrivare a giocare per primi la sfida sull’innovazione, della transizione energetica e della protezione ambientale che sono fattori interconnessi. Tutto questo ci impone una serie di valutazioni di ordine economico e sociale rispetto alle materie prime: non dobbiamo passare dalla dipendenza russa alla dipendenza cinese, ma tornare ad essere un Paese trasformatore e inventore. Siamo il Paese di Enrico Fermi, dobbiamo essere in prima fila sul fronte della ricerca e dell’innovazione perché solo in questo modo riusciamo a vincere le sfide attuali».

La chiave risolutiva potrebbe essere l’economia circolare, settore dove l’Italia, da sempre debole sulle materie prime, si è dimostrata molto capace. «Dobbiamo utilizzare moderni strumenti per fare delle nostre città dei giacimenti, perché siamo leader dell’economia circolare e dobbiamo condividere il grande discorso delle reti che è l’azione che si propone di fare il Pnrr».

L’innovazione è quindi una questione di sopravvivenza, non solo di sviluppo ed è al momento una priorità anche politica. Da qui l’attenzione per il convegno ribattezzato “la Cernobbio digitale” che è stato inaugurato con un video messaggio della premier Giorgia Meloni e che vede susseguirsi sul palco diversi rappresentati del Governo insieme a manager e studiosi di primo piano per offrire degli elementi di riflessione ai legislatori sui temi dello sviluppo digitale.

Ospiti internazionali

Sono quindi intervenuti, tra gli altri, Kadri Simson, commissario europeo per l’energia, Luigi Paganetto, professore di Economia politica all’Università degli studi di Roma Tor Vergata, Stefano Besseghini, presidente Arera, Nicola Lanzetta, direttore Italia per Enel. C’è stato un confronto con Houda Ben Jannet, direttore generale organisation Méditerranéenne de l’Energie et du Climat, e Domenico Villacci, presidente del consorzio interuniversitario Ensiel e una tavola rotonda tra: Marco Alverà, Board Member, Hydrogen Europe. Davide Astiaso Garcia, segretario generale, Anev, e Paolo Rocco Viscontini, presidente Italia solare. A conclusione sono intevenuti: Carlo Alberto Nucci dell’Università di Bologna e Maria Enrica Danese, Direttore Institutional Communications, Sustainability & Sponsorship, Tim.

Infine ha di nuovo sottolineato, in video da remoto, l’importanza dell’indipendenza energetica anche Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste.

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