La Cgil sceglie Sandro Estelli. Torna tutta comasca la nuova segreteria

Il primo intervento dopo l’elezione al congresso al Centro Medioevo di Olgiate Comasco. «Imprenscindibile l’unità del mondo del lavoro»

Cambio al vertice e nuova segreteria tutta comasca per la Cgil. L’assemblea generale del sindacato, ieri riunita nella seconda giornata congressuale al Centro Medioevo di Olgiate Comasco, ha eletto Sandro Estelli con un consenso superiore all’80%.

Unico candidato, Estelli è stato proposto all’assemblea dal segretario lombardo Alessandro Pagano dopo che il segretario uscente Umberto Colombo ha annunciato il suo prossimo pensionamento.

Votata anche la segreteria. Oltre a Estelli, sono state elette Rosaria Maietta, attuale segretaria della Flc Como, e Alessandra Ghirotti, segretaria della Fp Cgil.

Il radicamento territoriale è stato indicato come un fattore chiave. Come sottolineato dal segretario della Cgil Lombardia Pagano, è necessario «avere Camere del Lavoro operative e in grado di attivare i territorio, così da essere ancora di più un punto di riferimento».

Nel suo intervento, il neosegretario Estelli, 50 anni, ha sottolineato la propria emozione e ha ripercorso la sua militanza in Cgil, iniziata come delegato sindacale alla Canepa e proseguita come funzionario in Filtea e Filctem, di cui è stato segretario per due mandati.

«Tutti quanti dobbiamo sentirci parte di questa casa comune di cui essere orgogliosi - ha detto Estelli - Il sindacato va visto come il luogo in cui incontrare e essere avvicinati dai cittadini e dai lavoratori».

Il titolo del congresso “Il lavoro prepara il futuro”ha fornito lo spunto per riflettere su quale tipo di lavoro e futuro si vuole. «Dobbiamo occuparci del benessere non solo attuale, ma anche di quello futuro. Vorrei che le mie due figlie potessero avere la possibilità di trovare un lavoro stabile e un mondo dove sia bello vivere».

Le situazione attuale, condizionata da diversi fattori come il Covid, l’inflazione, la precarietà e la crisi energetica, impongono scelte e percorsi consapevoli, oltre a obiettivi comuni. «Servirà confrontarsi di continuo, con sindaci, istituzioni e associazioni datoriali - ha detto ancora il segretario - inoltre, in questa fase storica, l’unità del mondo del lavoro è una condizione ineludibile».

Un altro tema toccato riguarda inoltre le nuove generazioni: «Uno degli obiettivi è la ricostruzione di una struttura di formazione, aperta anche al rapporto con le scuole».

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