La nuova vita di Swan Italia
Prima sfida: missione a Mosca

Dopo il fallimento di un anno fa , la rinascita di un marchio storico. Sede trasferita a Mariano e a ottobre la partecipazione al Crocus

Nuova vita per uno storico marchio del distretto canturino. Dopo il fallimento di Swan Italia, nel luglio dello scorso anno, il marchio e la collezione sono stati acquisiti e rilanciati da una nuova società, Swan Italy. Una compagine diversa, sorta attraverso l’impegno e il cuore di una parte del personale della precedente azienda. Oggi è il momento della ricostruzione e sembra lontano quell’11 luglio 2018 quando l’azienda di Vighizzolo di Cantù era fallita dopo 55 anni di attività nel settore del legno arredo.

La situazione era precipitata nel mese di giugno. Soltanto ad aprile dello stesso anno Swan aveva partecipato al “Fuori Salone” al Salone del Mobile di Milano. C’era stata fino all’ultimo la volontà di rilanciare la ditta e la sua attività produttiva o comunque di non mettere la parola fine a una realtà produttiva di riconosciuto valore, tra le prime aziende del Canturino a stabilire un rapporto molto stretto con il design. Un brutto colpo per il distretto e una svolta drammatica per i sedici dipendenti.

Un gruppo di impiegati e operai della ditta fallita non si è dato per vinto mai e ha cercato di non perdere continuità verso clienti e fornitori, finché, dopo mesi di traversie e lotte con la burocrazia, ha raggiunto l’obiettivo dell’azienda

Adesso c’è un capitolo tutto da scrivere. «Siamo ancora nella fase di ricostruzione – dicono in una nota i lavoratori coinvolti in questa operazione – stiamo cercando di riottenere la fiducia dei nostri vecchi clienti, ma siamo soddisfatti di avere preso parte alla rinascita dell’azienda. Al momento fra impiegati e operai della vecchia ditta siamo in cinque a tempo pieno e in due con collaborazione temporanea».

Sulle orme della vecchia Swan Italia Srl l’11 giugno 2019 è stata fondata Swan Italy Srl che ha rilevato in toto l’azienda da S.I.C. SRL di Firenze, la società che lo scorso 26 marzo, all’asta fallimentare, si era aggiudicata il lotto che includeva marchio aziendale, collezione, macchinari e semilavorati. La produzione e la sede sono state quindi trasferite a Perticato di Mariano Comense. All’orizzonte ci sono già obiettivi importanti e una precisa strategia di rilancio per tornare ai fasti del passato. Il primo step è la Russia, storico riferimento per molte aziende canturine. «Parteciperemo alla Fiera Crocus di Mosca - continuano i lavoratori - organizzata a ottobre dal Salone del Mobile di Milano in modo da ripresentarci nel nostro mercato più importante e dare continuità a una presenza ininterrotta da quasi due decenni».
Laura Mosca

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