Le tasse? Pure retroattive
E gli artigiani protestano

Una scadenza ogni quindici giorni da qui alla fine dell’anno. Galimberti: «Senza più fiducia». Zappa: «E devo pagare le tredicesime, per me sacre»

Ogni 15 giorni ogni scadenza: per gli artigiani il finale dell’anno riserva anche questo. Neanche il panettone in pace, perché il 27 dicembre c’è l’ultima scadenza del 2014. E non manca, in questo rush finale, il tocco della retroattività. Ad esempio, l’Irap doveva andare in dissolvenza? Intanto si paga un’aliquota maggiore.

«L’unica certezza è questa - rileva Marco Galimberti, presidente di Confartigianato Como - in un modo o nell’altro il fisco viene qui a bussare».

Già il 16 novembre arriverà una scadenza, un piatto ricco in cui si ficcano Iva, contributi Inps e quota fissa. Ma è la visione di tutto l’anno a mandare in bestia Mario Zappa titolare della trafileria di Orsenigo, che all’assemblea provinciale bacchettò il ministro Maurizio Lupi. Con una considerazione amara di fonda: «Devo dare l’anticipo e neanche so l’anno prossimo come e se lavoreremo. Renzi dice che andiamo bene. Be’, racconta cavolate». L’unica spesa che considera sacra, è quella delle tredicesime: «I dipendenti le aspettano come la manna».

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