Lo scarto diventa un affare
Henkel ci riesce a Lomazzo

Dopo due anni di studio diventa realtà il progetto che recupera la carta siliconata, la lavora e la cede a una cartiera

Scarto? Materia prima, anzi affare. Sfida che Henkel ha raccolto e lanciato proprio partendo dallo stabilimento di Lomazzo. E che riguarda la carta siliconata.

Nel Comasco lavorano un centinaio di dipendenti e la specializzazione della società - che si occupa anche di adesivi e cosmetica - è sul fronte dei detersivi. Storicamente da questa realtà escono i Dixan, ad esempio, ma anche Perlana o Nelsen. E al centro c’è la carta siliconata: un progetto che è costato due anni di studi e che ha fatto tappa anche Ferentino, in provincia di Frosinone. Proprio nell’unità produttiva lariana, però, l’impatto è ancora più forte, visto che ha consentito di abbattere del 20% il volume dei rifiuti (10% nell’altra fabbrica).

I rotoli sono quelli che restano dopo l’incollaggio delle etichette autoadesive sui flaconi. In passato erano destinati alla discarica: oggi vengono invece riciclati e diventano materia prima per la produzione di cartoncino, ceduto poi a una cartiera lombarda.

Durante questi ventiquattro mesi di sperimentazioni Henkel ha verificato la riciclabilità del materiale all’85% e ha giocato d’anticipo sull’economia circolare: ha così cominciato a gestire la carta siliconata come un sottoprodotto e quindi cederla ad altre aziende.

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