Nuovo vettore satelittare
della D-Orbit di Fino Mornasco
Lancio da Cape Canaveral

Partita con successo dalla base in Florida la missioneTransporter-3

Il veicolo di trasporto orbitale ION Satellite Carrier della D-Orbit di Fino Mornasco è nello spazio. C’è grande soddisfazione per la nuova missione Transporter-3 di SpaceX, partita con successo da Cape Canaveral - Florida - lo scorso 13 gennaio con un razzo Falcon 9, durante la quale la società comasca leader nella logistica spaziale e trasporto orbitale ha lanciato il suo ultimo vettore satellitare.

Lo stesso giorno, un’ora e 24 minuti dopo il decollo, il veicolo ION è stato dispiegato in un’orbita eliosincrona a 500 chilometri: si tratta di un OTV (orbital test vehicle) progettato, realizzato e gestito da D-Orbit per trasportare satelliti in orbita e rilasciarli singolarmente in slot orbitali distinti e precisi nel più breve tempo possibile. ION può anche ospitare più payload di terze parti, come tecnologie innovative, esperimenti di enti di ricerca e strumenti che richiedano test in orbita.

Durante questa missione, soprannominata “Dashing through the stars”, ION rilascerà i veicoli spaziali dei clienti, eseguirà la dimostrazione in orbita dei payload a bordo e testerà e validerà diverse funzioni innovative che saranno disponibili nelle missioni future. Il manifesto di questa missione include clienti da tutto il mondo, come Lockheed Martin, con un satellite sviluppato in collaborazione con la University of Southern California Space Engineering Research Center per il test di algoritmi complessi di elaborazione di visione.

C’è poi SatRevolution, con un gruppo di satelliti per l’osservazione della Terra e scopi scientifici e il Czech Aerospace Research Centre (VZLU) in collaborazione con Spacemanic, che testerà tecnologie per future missioni della costellazione di satelliti cechi. Una volta completata la fase di rilascio, ION inizierà la dimostrazione in orbita dei payload a bordo, compresa la seconda fase di test della piattaforma cloud di D-Orbit, progettata per fornire capacità di calcolo, analisi e archiviazione di dati distribuite ad alte prestazioni nello spazio.

«L’inizio di una nuova missione è sempre emozionante, indipendentemente da quante volte ci si è passati - ha commentato Luca Rossettini, ceo di D-Orbit - ora, alcune delle attività sembrano quasi di routine, ma ci piace porci nuove sfide, raggiungere nuovi traguardi e offrire ai nostri clienti nuovi servizi avanzati in aggiunta a quelli già ben collaudati. Sono orgoglioso che i nostri servizi stiano aiutando l’ecosistema a crescere più velocemente: cooperazione è la nuova parola chiave per lo spazio e questa missione è una dimostrazione che la cooperazione muove la crescita ben oltre la competizione».

La missione sarà gestita dai controllori di D-Orbit tramite Aurora, la suite software di controllo di missione proprietaria dell’azienda, basata su cloud, che consente agli operatori satellitari di gestire e controllare più payload contemporaneamente, da qualsiasi luogo del mondo, senza dover investire in proprio, risparmiando tutte le spese legate alla progettazione, allo sviluppo, al test, al rilascio e alla manutenzione del software. D-Orbit ha lanciato il suo primo ION nel settembre 2020 a bordo di un lanciatore VEGA di Arianespace, seguito da altre due missioni effettuate nel gennaio 2021 e nel giugno dello stesso anno rispettivamente a bordo delle missioni Transporter-1 e Transporter-2 di SpaceX. Con questa missione, l’azienda avrà lanciato nello spazio collettivamente più di 70 payload. La prossima missione di ION Satellite Carrier è prevista per aprile 2022.

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