Pastificio comasco
inventa
il raviolo da passeggio

Il prodotto ideato da Gilio, lo storico laboratorio rilanciato dalla cooperativa sociale Good Food

Lo slogan della pasta fresca “buona due volte” è azzeccato. Sì, perché la scommessa - nel caso della Cooperativa Moltrasina e del Pastificio Gilio - è stata quella di avviare un progetto che riuscisse a coniugare la qualità e il territorio con l’attenzione al sociale.

Obiettivo raggiunto dalla cooperativa sociale Good Food, 14 collaboratori di cui 4 con disabilità, coinvolte nelle due attività, entrambe con una grande tradizione alle spalle e rilanciate attraverso una strategia ispirata ai concetti di territorio, stagionalità e genuinità del prodotto e tradizione.

«L’attenzione nella scelta delle materie prime e nella selezione dei fornitori è coerente con la volontà di realizzare un prodotto di qualità e con la finalità di vivere e partecipare allo sviluppo di un modello economico capace di valorizzare le realtà produttive attente ai principi di sostenibilità» dice Massimiliano Tansini, chef e presidente della cooperativa sociale Good Food.

«In ogni attività - spiega Michele Borzatta, vicepresidente di Confcooperative Insubria - la cooperativa aspira a coniugare valori etici a logiche di mercato e innovazione di prodotto e di processo, di efficacia ed efficienza organizzativa ed imprenditoriale».

L’attività della Moltrasina è cresciuta rapidamente anche grazie allo sviluppo del turismo riportando in auge una delle ultime tradizionali cooperative di paese. Per quanto riguarda il pastificio, su cui è stata implementata l’attività di gastronomia take-away, la strategia commerciale prevede di sviluppare il settore delle convenzioni con le aziende con la raccolta degli ordini on-line e la consegna della merce a nostro carico. «Nell’ambito del welfare aziendale offriamo il servizio della spesa in ufficio - spiega Borzatta - recapitando i nostri prodotti di pasta fresca secca una volta alla settimana nei diversi luoghi di lavoro».

Si punta molto anche sulla consegna a domicilio, nel raggio di otto chilometri, attraverso la partnership con Foodracers. «Abbiamo investito molto anche sulla digitalizzazione - dice Borzatta - puntiamo su un prodotto di alta qualità, superiore agli standard della grande distribuzione». Qualità e innovazione: tra le chicche inventate dallo staff del pastificio c’è il cosiddetto “raviolo da passeggio”, servito in un bicchierino termico adatto al microonde, comodo per il consumo ad esempio in pausa pranzo.

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