Ponte Lambro e Mozzate
Chiude Mazzergrip Gd
45 lavoratori perdono il posto

Ieri l’annuncio della messa in liquidazione e della chiusura dei due stabilimenti. Sciopero e presidio. Si punta a trovare un acquirente

Azienda di barre per il taglio termico utilizzate per la produzione degli infissi ad alto isolamento, Mazzergrip Gd sarà messa in liquidazione e chiuderà gli stabilimenti di Ponte Lambro e Mozzate. Coinvolte circa 45 persone. Lo ha comunicato ieri la dirigenza alle rappresentanze sindacali Filctem Cgil, Cisl dei Laghi e Uiltec che per oggi hanno indetto uno sciopero di otto ore e un presidio, dalle 14.30 alle 16.30, davanti all’ingresso principale della sede di Ponte Lambro.

Le motivazioni

Mazzergrip Gd era stata acquisita nel 2015 dal Gruppo D’Ottavio che all’epoca registrava un fatturato di oltre 100 milioni di euro come leader nel settore dei tecnopolimeri e delle resine poliammidiche. «Ora le motivazioni per la liquidazione dell’azienda sono più di una - ha spiegato Cinzia Francescucci per Filctem Cgil - l’azienda Mazzergrip Gd si trova in un capannone che il mese scorso è stato venduto e la società immobiliare che lo ha rilevato vuole subentrare in tre mesi. Questo comporterebbe lo spostamento delle linee dei macchinari. Inoltre c’è stata una perdita importante di fatturato dal 2019 al 2020 e nel 2019 l’acquisizione di un capannone a Mozzate e l’aumento delle linee di produzione, da 12 sono diventate oltre il doppio, hanno comportato un investimento troppo oneroso, il prodotto ha una marginalità molto bassa, e non si è riusciti a rientrare. È la terza motivazione che lascia perplessi: l’azienda produce un materiale per il quale in Italia c’è solo un’altro polo per queste particolari estrusioni, e lo vende a due multinazionali, ma sottocosto rispetto alla lavorazione. Una scelta incomprensibile».

La proprietà, il Gruppo D’Ottavio, nel settembre scorso ha concluso la vendita di Poliblend, azienda sempre a Mozzate di tecnopolimeri e resine poliammidiche, ceduta, insieme a EssetiPlast Gd, ad Ascend, multinazionale con sede a Houston, Texas. La richiesta dei lavoratori rivolta alla proprietà è di impegnarsi a cercare una realtà che rilevi Mazzergrip Gd in un momento in cui gli investimenti fatti nel passato potrebbero invece avere dei ritorni, considerando che ora è in crescita il settore delle costruzioni e delle filiere connesse.

Possibile cessione

«L’azienda ha detto che si impegnerà a trovare un acquirente, ma i tempi sono molto stretti e il nostro obiettivo è conservare i posti di lavoro - aggiunge Luigi Bartesaghi che segue l’azienda per Femca Cisl dei Laghi - la notizia della messa in liquidità è stata un fulmine a ciel sereno che nessuno si aspettava perché l’azienda nell’arco del 2020, con l’eccezione del primo lockdown, ha sempre lavorato. I dipendenti sono una quarantina a tempo indeterminato e circa cinque con contratti a termine. Pensiamo che questa azienda possa mettere in atto tutte quelle azioni che vanno nella direzione della continuità dell’attività imprenditoriale. In questi anni Mazzergrip Gd ha sviluppato una tecnologia particolare e in esclusiva che la può rendere interessante per il settore».

Della stessa opinione Celeste Sacchi per Uiltec Uil del Lario: «le ragioni dello sciopero di oggi sono motivate dal fatto che non si comprende come un’azienda oggetto di investimenti negli ultimi anni venga liquidata proprio quando potrebbe essere il momento per raccoglierne i frutti. Né si è compreso perché i componenti prodotti quasi in esclusiva sono stati venduti sottocosto. Pensiamo che Mazzergrip Gd potrebbe essere interessante per la filiera degli infissi, sappiamo che la proprietà è disponibile alla vendita ma chiediamo che questa azione sia ritenuta primaria e urgente».

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