Ratti, primi sei mesi. Scendono le perdite
e sale il fatturato

Bilancio Semestrale positiva per il Gruppo tessile di Como che cresce soprattutto sul mercato americano (+95%). I ricavi salgono a 39 milioni (+15% rispetto al 2021)

Semestrale positiva per il Gruppo Ratti. L’azienda di Guanzate ha chiuso la prima metà dell’anno con ricavi da 39,0 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al primo semestre del 2021. A trainare le vendite il polo Ratti Deluxe ( +1,8 milioni di euro, +10,2%), a due cifre anche le performance di Carnet (+1,5 milioni di euro, +37,0%), e Raimbow (+0,9 milioni di euro, +17,3%).

 Relativamente all’apprezzamento nelle diverse aree geografiche, emerge la crescita dei ricavi nei Paesi europei (+ 4,1milioni, +28,7%) il balzo nell’area Usa, da sempre tra gli sbocchi principali del Gruppo (+ 1,5 milioni, + 95,9%). In leggera flessione le vendite relative al mercato italiano (-0,5milioni, -4,0%).

L’Ebitda è pari a 1,2 milioni, con un incidenza percentuale sui ricavi del 3,1% (rispettivamente 0,1 milioni di euro e 0,2% nel primo semestre 2021).

L’analisi

«Il conto economico - dichiara Sergio Tamborini, ad del Gruppo - evidenzia un sensibile incremento della redditività legato, oltre che ai maggiori valori di ricavi, anche al miglioramento delle performance delle marginalità. Insieme questi due fenomeni più che compensano gli aumentati costi delle strutture aziendali, ritornate ad un ordinario livello di attività, non più impattate dalle limitazioni legate alle gestione della diffusione delle varianti coronavirus del primo semestre 2021».

Risultati ancora più apprezzabili se si considera il contesto macro economico, segnato dai noti aumenti dei prezzi delle materie prime e delle energie conseguenti agli shock sulla supply-chain derivanti dagli eventi traumatici del conflitto Russia- Ucraina. 

Gli ammortamenti del periodo ammontano a 2,1 milioni di euro e risultano in crescita di 0,1 milioni rispetto al corrispondente periodo dell’esercizo precedente. Il risultato netto di periodo, pur negativo per 900 mila euro, riporta un netto miglioramento rispetto al 2021 (-1,9 milioni di euro).

Anche nel 2022 il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per 3,1 milioni di euro, lo stesso ammontare messo a disposizione nel 2021. In particolare gli investimenti riguardano i macchinari dedicati alla stampa ink jet e all’adeguamento dei reparti di supporto alla stampa( 1,4 milioni di euro). C’è stata poi la riorganizzazione del reparto tessitura per 0,4 milioni di euro e ulteriori migliorie al sito di Guanzate per 0,2 milioni di euro. Prosegue il nuovo progetto Erp Sap, con investimenti per 0,3 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta passa da 0 milioni al 31 dicembre a euro 0,6 milioni al 30 giugno 2022, dopo aver distribuito dividendi per 2,7 milioni di euro.

Le prospettive

Ma quali sono le prospettive per il prossimo futuro? «La progressione degli ordini  ad oggi sta mantenendo un andamento positivo con un incremento superiore al 20% rispetto agli stessi mesi dell’esercizio precedente - dice sempre Tamborini che aggiunge: «Pur non prevedendo impatti negativi significativi legati agli extra costi delle materie prime e delle energie, il panorama politico ed economico internazionale decisamente incerto induce ad essere cauti».

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