Riva Piante, nuova sfida
Lo spettacolo del verde
nello showroom di Lurago

Il Gruppo lancia la nuova azienda con un vivaio top di 10 ettari, mille essenze di 70 diverse specie. «In tutto il Nord Italia non ci sono altre realtà del genere. Qui il piacere di vedere esemplari già sviluppati»

Sembra una storia di altri tempi ed una storia così non poteva che accadere in Brianza dove fare impresa ha ancora un sapore speciale. Capita così che un’enorme buca, nell’arco di un anno, si possa trasformare in un straordinario vivaio di 10 ettari, una sorta di grande showroom degli alberi, unico perlomeno nel Nord Italia.

Un anno di lavoro, fatica, entusiasmo, piacere di coltivare ogni giorno un progetto che cresce tra le proprie mani. Un anno in cui Giuseppe Riva, ad di Riva Giardini, è stato ideatore, progettista, operaio in cantiere: «Tutti i giorni dalle sei della mattina alle otto di sera - racconta oggi con l’emozione di avere dato concretezza a ciò che aveva in testa - si è realizzato un sogno».

Un sogno

Sì, prima che un progetto imprenditoriale, un sogno: «Ho avuto l’idea, comprato il terreno, trovato i finanziamenti migliori, progettato la sede fino agli arredi - racconta - un grande lavoro ma vuoi mettere la soddisfazione di averlo fatto da sé e di conoscere ogni particolare di ciò che è stato realizzato?» Un progetto ambizioso che ora è pronto per la rampa di lancio. Il prossimo weekend (venerdì 5 per i professionisti, sabato 6 per il pubblico), sempre a Lurago d’Erba, verrà inaugurata la sede di Riva Piante la nuova società del Gruppo nata con la mission di sviluppare un vivaio con gli esemplari top di decine di specie.

Non un vivaio generico ma una struttura che per dimensioni, varietà e qualità del contenuto, punta a diventare riferimento per tutto il Nord Italia: «Realtà come quella che abbiamo realizzato esistono solo in Toscana, nel Pistoiese in particolare - racconta l’imprenditore - qui potranno venire architetti, designer ma ovviamente anche persone comuni ed a loro potremo dare il piacere di vedere e toccare piante con una dimensione importante».

Il valore in più delle piante in esposizione è il tempo: almeno tre anni, di nascita, di vita, di crescita. «Si tratta di piante vissute, che raccolgono già il loro passato e che in questo hanno la loro forza e la loro bellezza».

Di Riva Piante si occuperanno i figli di Giuseppe Riva, Mirko e Maurizio, terza generazione in azienda. L ’investimento è importante, in un periodo di difficoltà per il florovivaismo si punta a rilanciare con un’iniziativa fortemente innovativa. «Ci sono showroom per tutto - aggiunge Riva - ho pensato di farne uno anche per le piante».

Un migliaio di veri e propri esemplari, una settantatina di specie, dai faggi alle querce da sughero, dagli ulivi alle magnolie. Un luogo che regala emozioni, una palestra didattica per conoscere il verde ma anche un potenziale prezioso strumento per chi, con le piante, lavora.

Potenzialmente cambia la prospettiva di chi si misura con l’attività progettuale: «Non ci sarà più solo l’immaginare una pianta, non occorrerà immaginarsi come diventerà - è il concept di Riva Piante - nella definizione dello spazio verde ci vuole una pianta, una pianta che sia importante, almeno una. Per una pianta importante una foto non basta, per vedere queste piante bisognerà sporcarsi i piedi, e quello che si immagina si può già vedere da noi. La misura, l’odore: si vedranno da vicino».

Il fondatore

In casa Riva il verde è una passione che si trasmette da una generazione all’altra. Tutto iniziò da Pierino che nel 1953 avviò l’attività di giardiniere nella casa di Inverigo e poi piano piano la allargò costruendo le serre e un piccolo deposito. Il contesto è cambiato ma lo spirito del fondatore è sempre un punto di riferimento ed una coincidenza che ha valore speciale il fatto che il 5 aprile, data di inaugurazione di Riva Piante, è anche il compleanno del signor Pierino. «Quando entrai in azienda a 19 anni - racconta Giuseppe Riva - non sapevo distinguere un garofano da un crisantemo, sono partito da zero e un passo dopo l’altro è nato uno straordinario amore per il verde».

La passione, anche in questo caso, è stata l’ingrediente segreto del successo, associata però a un formidabile talento imprenditoriale: «Un mio pallino sono sempre state le macchine - spiega Riva - ho sempre creduto che l’azienda dovesse investire con continuità nelle attrezzature, una scelta che ha pagato perché avere macchine sempre all’avanguardia ci ha permesso di avere costi mediamente più bassi dei concorrenti».

Un pezzo dopo l’altro la dotazione di mezzi si è ampliata sino alle attuali cento macchine, di cui 38 camion, per fare fronte agli interventi più complessi nel minore tempo possibile.

Ed è anche in virtù di questa strategia che l’azienda è riuscita a resistere alla crisi dell’edilizia diversificando il proprio business e puntando il più possibile sull’innovazione.

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