Settore tessile protagonista ai mondiali di calcio. Costumi e bandiere sono made in Como

La commessa I tessuti di Silkomo di Tavernerio e Teseo di Olmeda alla cerimonia inaugurale. «Visibilità che dà orgoglio: tutta la seta è stata stampata e confezionata nel nostro stabilimento»

Made in Italy la cerimonia inaugurale dei Mondiali di calcio in Qatar ideata da Marco Balich, e made in Como il tessuto dei costumi indossati dai ballerini che hanno animato uno dei momenti più spettacolari dell’evento e le bandiere.

Queste ultime sono state realizzate dalla tessitura serica Teseo di Olmeda che ha annunciato la prestigiosa fornitura con un post su Instagram mentre i tessuti dei costumi arrivano dalla Silkomo di Tavernerio.

La commessa

«Tutta la seta usata è stata stampata, tagliata e confezionata nella nostra stamperia - rivela Rodolfo Aquilini, che nel 1984 con i soci Ermes Ciardi e Marcello Vigliotti ha fondato Silkomo - Siamo stati contattati attraverso un giro di conoscenze, all’inizio non sapevamo a chi fosse destinata questa commessa, quando l’abbiamo scoperto ci siamo impegnati a rispettare il contratto di riservatezza sottoscritto con gli organizzatori. Sono stati loro a fornirci il motivo a forma di coda di pavone e il disegno dei continenti partecipanti ai Mondiali da sviluppare su pannelli di tre metri di mikado, poi plissettati per dare agio agli artisti di muoversi più liberamente».

Da oltre trent’anni Silkomo disegna la sua storia nella produzione di tessuti stampati e uniti per le più prestigiose firme dell’abbigliamento femminile di tutto il mondo.

Nel tempo ha conquistato la fascia medio alta del mercato per creatività, innovazione e continua ricerca della qualità. Dall’idea alla stampa offre un servizio su misura: l’ufficio stile crea disegni personalizzati, mentre il reparto digitale equipaggiato con macchine d’avanguardia realizza stampe ink-jet su qualsiasi tessuto.

La stamperia aveva già dimostrato di “avere stoffa” con le strepitose giacche indossate da Amadeus negli ultimi due Festival di Sanremo: trame jacquard lucenti e sosfisticate firmate per l’occasione dallo stilista Gai Mattiolo.

«Questa visibilità non è solo e motivo di orgoglio ma è utile a consolidare la nostra presenza sul mercato - spiega Aquilini - In particolare quella ai Mondiali rinsalda i rapporti con i buyer del Medio Oriente, uno sbocco importante dei nostri prodotti, come Francia e Stati Uniti. Il 40% cento delle vendite viene realizzato all’estero, il restante 60% in Italia».

Le previsioni

E le previsioni per il quarto trimestre del 2022 sono buone per l’imprenditore. «In entrambi i casi si è trattato di piccole commesse che però ci hanno dato grande visibilità, soprattutto la presenza ai Mondiali consolida il nostro rapporto con i buyer del Medio Oriente, sbocco importante per l’export come Francia e Stati Uniti. Realizziamo il 50% delle vendite fuori i confini nazionali, il restante in Italia».

L’imprenditore è ottimista sull’immediato futuro del settore. «Nonostante le incertezze, gli ordini continuano ad arrivare- evidenzia - Per quel che ci riguarda vedo un trend positivo anche nella coda dell’anno perché i clienti vogliono effettuare le consegne prima della chiusura natalizia. Pensiamo di chiudere l’esercizio 2022 con + 20% rispetto al 2021, un risultato incoraggiante anche se l’incremento drammatico dei costi delle materie prime e dell’energia è destinato a compromettere i margini».

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