Sindacato contro sindacato
Cisl ai cancelli per poter lavorare
«Via il picchetto dei Cobas»

Manifestazione alla Tbs di Albavilla dove l’operatività è limitata dalla reiterata protesta dei sindacati di base. Bartolich: «Senza il lavoro, non ci sono diritti»

Sindacato contro sindacato. Manifestazione di protesta della Fit Cisl, ieri in mattinata, davanti ai cancelli della Tbf di Albavilla. Una cinquantina le persone presenti, molte dalle sedi dell’azienda di Padova e Torino. L’obiettivo era quello di lanciare un messaggio di solidarietà ai lavoratori di Tbf che desiderano lavorare e dissentono dallo sciopero (con picchettaggio per impedire il viavai dei mezzi) organizzato dai Cobas. «Senza il lavoro non ci sono i diritti» dice il segretario generale della Cisl dei Laghi Adria Bartolich. «Abbiamo dato una grande lezione di sindacato e di difesa dei lavoratori» aggiunge la Fitcisl che promette di replicare l’iniziativa, questa mattina. Il clima sindacale all’interno di Tbf è da tempo molto teso. «La storia è la solita di lavoratori da anni costretti a pesanti diktat padronali che hanno determinato la classica situazione tristemente nota in molti luoghi di lavoro di questo paese, dove regnano incontrastate arroganza datoriale e annichilimento del diritto del lavoro» ha scritto in una nota recente Sol Cobas protestando per il licenziamento di alcuni lavoratori iscritti al sindacato.

Ora la presa di posizione della Cisl. «Siamo molto preoccupati - dice Lorenzo Trombetta, segretario Fitcisl Como - l’azienda ha perso dei clienti a causa di questa reiterata protesta e se quest’ultima non cesserà in tempi brevi la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente, noi ci siamo mobilitati per garantire il diritto al lavoro, i lavoratori chiedono di non essere rappresentati da un sindacato estremista».

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