Sisme, intere famiglie in difficoltà

Drammatica situazione all’azienda di Olgiate con 223 lavoratori a rischio su 494

Rimanga il lavoro, non è a rischio solo il posto di alcuni, ma l’economia di un territorio. In sistesi è questo il messaggio emerso ieri dall’assemblea alla Sisme. «Siamo in presidio permanente perché a e perché a Olgiate Comasco rimanga il lavoro. Vogliamo andare oltre il ricorso agli ammortizzatori sociali. Respingiamo i licenziamenti, chiediamo lavoro e rispetto». La drammatica crisi della Sisme, con 223 lavoratori a rischio su 494 occupati, è emblematica di tante altre aziende in affanno.

«Non è un problema che tocca solo noi; le istituzioni devono comprendere la gravità della situazione e impegnarsi per sostenere l’occupazione e le politiche industriali – ha osservato Roberto Gainotti, 16 anni in Sisme, dove lavora part-time anche la moglie; ha mutuo e tre bimbi di 18 mesi, 8 e 11 anni da crescere e far studiare – Non chiediamo soldi, ma lavoro per mandare avanti le nostre famiglie. Siamo qui per mantenere la Sisme com’era e com’è. Non si può pensare solo d’investire all’estero, senza ricordarsi dei lavoratori italiani che hanno contribuito a fare grande la Sisme». Su La Provincia in edicola il 13 novembre un ampio servizio.

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