Via dalla fabbrica
per fare l’agricoltore

A 40 anni Massimo Ghezzi ha lasciato il suo lavoro in un’azienda meccanica e ha voluto ripartire

«Un cambio esistenziale, non scelta economica»

Si può ricominciare da zero a 40 anni. Passare da una vita in fabbrica, dove il cielo è una rapida comparsa in pausa pranzo, a quella nei campi. Con la natura come costante compagna, capace di mostrarti tutti i suoi volti: da quello amico a quello più ostile o duro.

Massimo Ghezzi ha deciso di compiere questo passo e non tornerebbe dietro: «Sono stato 20 anni a lavorare nel settore metalmeccanico. Poi ho deciso di cambiare, di venire a Baggero, in questa cascina a confine con l’oasi». In un luogo che fa parlare solo flora e fauna: «Qui facciamo coltivazione degli ortaggi e vendita diretta dei nostri prodotti. Abbiamo iniziato a lavorare nel 2012, l’anno scorso è iniziato lo spaccio. Funziona, anche grazie al passaparola. Vengono da Merone, Lambrugo, i più lontani da Inverigo».

Non ci si improvvisa agricoltore. Massimo ha osato cambiare vita, ha studiato e si fa aiutare da chi ne sa di più quando aggiunge un’attività. La terra è esigente: «Ma ti dà soddisfazioni. Per questo lo consiglierei ai giovani».Si

direbbe felice? «Sì, perché felicità è fare quello che piace - spiega - è soggettivo. Non è stata una scelta economica, proprio un cambio di vita».

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