A Erba rincara la sosta: 20 centesimi in più

Il caso La decisione della giunta porta a un euro la nuova tariffa oraria che entrerà in vigore dal primo gennaio. Confermati i quindici minuti gratuiti. L’ultimo aumento era stato nel 2016. Invariato il costo degli abbonamenti

Un’ora di sosta nei parcheggi blu - compresi quelli al servizio dell’ospedale Fatebenefratelli - costerà 20 centesimi in più. L’aumento tariffario è stato deliberato lunedì dalla giunta di Mauro Caprani ed entrerà in vigore dal primo gennaio 2023: si passa dunque da 80 centesimi a 1 euro per sessanta minuti di parcheggio, confermato il primo quarto d’ora gratuito. L’ultimo incremento (da 60 a 80 centesimi) risale al 2016 con l’amministrazione di Marcella Tili.

L’incremento tariffario, pari al 25 per cento, sarà generalizzato senza distinzioni tra fasce orarie e aree della città, anche perché tutti i parcheggi blu sono concentrati tra il centro e via Fatebenefratelli: anche lì si pagherà un euro all’ora. Nella stessa seduta, la giunta ha approvato una nuova convenzione decennale per la gestione del parcheggio del Fatebenefratelli: per l’ospedale, come accade da anni, è prevista una quota fissa e un parte variabile degli incassi, ma gran parte degli introiti resteranno nelle casse del Comune.

Nessun aumento per gli abbonamenti. Per ora restano in vigore le vecchie tariffe

In tutti i casi - centro e via Fatebenefratelli - resta in vigore il primo quarto d’ora di sosta gratuito, una misura voluta dalla passata amministrazione di Veronica Airoldi per favorire il commercio e le commissioni brevi. Molti negli anni passati, a partire dal consigliere comunale Doriano Torchio, hanno contestato il fatto che quindici minuti di sosta gratuita per l’ospedale siano troppo pochi: un quarto d’ora rischia di non essere sufficiente neanche per ritirare dei referti. Nessun aumento, invece, per gli abbonamenti. Per ora restano in vigore le vecchie tariffe (la casistica dei costi è molto variegata), a quanto risulta l’amministrazione comunale starebbe valutando per i prossimi mesi una riduzione delle tariffe - a differenza di quanto è accaduto per i ticket - volta a favorire un maggior utilizzo degli abbonamenti.

A Erba la sosta la pagano in pochi, ci sono aree in cui i ricavi sono molto bassi anche se le automobili parcheggiate certo non mancano

Se l’amministrazione Airoldi ha mantenuto inalterate le tariffe nel quinquennio 2017-2022, prevedendo anzi il primo quarto d’ora gratuito e diversi mesi di sosta gratis in corrispondenza del biennio pandemico, la nuova giunta ha ripreso in mano la pratica dei parcheggi. A microfoni accesi non lo dice nessuno, ma il ragionamento che sta dietro agli aumenti è palese: a Erba la sosta la pagano in pochi, ci sono aree in cui i ricavi sono molto bassi anche se le automobili parcheggiate certo non mancano; dopo sei anni di tariffe bloccate che non hanno mai tenuto conto dell’inflazione, un aumento di 20 centesimi - che mantiene le tariffe in linea con il resto del territorio - è parso inevitabile.

Nel 2016 il sindaco Marcella Tili definì l’incremento delle tariffe da 60 a 80 centesimi «una scelta dolorosa ma necessaria per far quadrare il bilancio, alla luce dei continui tagli governativi». Oggi l’assessore alle finanze, Matteo Redaelli, parla di «una revisione del sistema della sosta, di cui avevamo iniziato a parlare con la passata amministrazione prima che arrivasse il Covid-19, che coinvolgerà anche gli abbonamenti con tariffe che rivedremo probabilmente al ribasso».

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