Addio al poeta “Mary Lori” di Albese: politico, filosofo e antiquario

Lutto Conosciuto da tutti, è stato per dieci anni in minoranza a Erba. Lungo la provinciale aveva allestito il suo negozio di oggetti d’epoca

Era il poeta, il filosofo, il politico,  il giornalista, il ristoratore, l’animatore, il creatore della “riflente” e il rigattiere. Tutti o quasi lo conoscevano come personaggio di sicuro fuori dagli schemi, e chi non lo conosceva vedeva la sua casa passando sulla Como – Lecco: un momento di colore e curiosità con tanti oggetti particolari.

È scomparso ieri all’età di 82 anni Lorenzo Pontiggia detto “Il poeta” o “Mary Lori”, una vita la sua incredibilmente piena di attività, lavoro, libri, politica e molto altro.

L’impegno

È stato per tanti anni animatore dell’oratorio di Erba e politico sempre ad Erba per almeno due mandati con i Democratici indipendenti erbesi e il simbolo della sua lista era la Torre di Sant’Eufemia.

Un attaccamento a Erba testimoniato anche dal suo lavoro, per anni ha gestito un suo negozio di ferramenta presente in via Volta, lui si sedeva fuori su una seggiola da spiaggia e chi passava veniva attirato anche dai suoi insoliti sermoni.

A Erba aveva fondato anche un giornale che si chiamava “L’amico giornale”. Un personaggio con i suoi innumerevoli libri di poesia scritti, il primo intitolato “Perle ai porci”, fu tra i primi a portare al Licinium degli spettacoli: se ne va di certo un pezzo di storia di Erba e di Albese con Cassano.

I funerali saranno domani mattina alle 10 nella chiesa parrocchiale di Albese.

Il figlio Doreno Pontiggiaracconta questo suo rapporto con un padre tanto impegnato: «Ho avuto la fortuna di avere un padre così particolare, anche per la sua proverbiale follia. Mi ha dato la libertà di fare ciò che volevo, è stato moderno nei rapporti familiari, è stato all’avanguardia invece per quanto riguarda il lavoro con le sue incredibili idee. Mi ricordo per esempio che realizzò una casa d’aste a Erba, qualcosa di impensabile allora ma anche in quel caso stava solo prercorrendo i tempi, era stato ristoratore a Bergamo, giornalista con “L’amico giornale”. Mi sarei aspettato di vederlo scomparire a cent’anni gridando contro qualcuno che non la pensava come lui: lo pensavo indistruttibile».

Cordoglio

Il sindaco di Albese con Cassano Carlo Ballabio lo ricorda con piacere: «Era un personaggio non banale e non comune, ha lasciato un segno nella comunità di Albese con Cassano. Lo ricorderò con piacere per tanti episodi, era sempre piacevole parlare con lui della sua Calliope, la casa dove abitava, della “riflente” e di molto altro: sono vicino alla famiglia».

Franco Acquaro lo conosceva da giovane per l’impegno ad Erba: «Era un grande amico di mio padre, me lo ricordo seduto davanti al suo negozio di ferramenta, poi impegnato con la sua lista Democratici indipendenti erbesi. Era sicuramente un personaggio con carattere e idee, mi dispiace per quanto accaduto».

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