Anzano, furto nella notte in municipio
Rubate marche da bollo e spiccioli

L’incursione dalla palestrina, forzata la porta dell’ufficio del sindaco. «Non hanno toccato documenti o computer»

Dagli appartamenti al municipio. Quello che è successo nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 novembre lascia una serie di interrogativi che solo in parte hanno trovato risposta. I ladri hanno fatto incursione all’interno del Palazzo municipale di Anzano del Parco per andarsene con marche da bollo e una cassettina con pochi contanti; cento euro in tutto.

La notizia è trapelata solamente nella giornata di venerdì 26 novembre. Magro il bottino, ma l’incursione nel luogo che rappresenta tutto il Comune, dove sono custoditi anche documenti sensibili, timbri e materiale ufficiale è sicuramente un episodio che inquieta e preoccupa. Questi i fatti, secondo la ricostruzione confermata dal sindaco, che ovviamente ha disposto l’iter per la denuncia contro ignoti presentata ai Carabinieri.

I ladri, che molto probabilmente hanno agito in gruppo, sicuramente hanno studiato come poter entrare nel palazzo senza essere disturbati. Il Comune, uno degli edifici più datati del centro paese, si trova nel cuore di Anzano, sotto la parte del centro storico paesano, incastonato tra via Fornacetta e via Piave, la strada sottostante che scende verso Alserio.

I ladri sono entrati in azione di notte, quindi al buio, e hanno preso di mira l’unico lato del municipio che li avrebbe protetti da sguardi indiscreti o dalle persone di passaggio. La facciata dell’ingresso principale, il retro e il lato su via Fornacetta sono circondati da abitazioni e dalla zona residenziale della parte bassa del centro paese.

Il lato preso di mira invece guarda verso il parco giochi di via Piave e verso il grande parco della storica dimora nobiliare Carcano. I ladri si sono diretti al portoncino della palestrina che sorge su questo lato, sotto al Comune.

Fino a 15 anni fa infatti i piani inferiori del Palazzo municipale ospitavano la scuola primaria del paese, trasferitasi poi nella nuova sede di via Galgina. I ladri hanno rotto e forzato l’ingresso della palestrina e in pochi attimi sono entrati nei locali attualmente usati come seggi elettorali e, nel periodo pre Covid, anche per le attività di alcune associazioni.

Sul lato di via Piave, coperti probabilmente anche da arbusti e piante, non sono stati visti. Una volta entrati, hanno forzato un’altra porta e sono saliti al piano dove hanno sede gli uffici in cerca di soldi, anche se ovviamente un Comune non è una banca e di contanti non c’è praticamente nulla, anche perché ormai quasi tutto si può pagare con carte e bancomat.

Nemmeno la macchinetta del caffè sarebbe stata toccata. e poi sono entrati anche nell’ufficio del sindaco Alberto Rivetti dopo avere forzato la porta: «Non so cosa cercassero in un municipio, ma non hanno portato via nulla di documenti o computer. A dire il vero non hanno toccato quasi nulla – commenta – Solo la cassettina con pochi soldi e poi se ne sono andati. Più che altro hanno creato danni alle due porte forzate».

(Simone Rotunno)

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