Auto nella buca, nessun risarcimento
«L’automobilista deve essere prudente»

La sentenza del giudice di Como assolve il Comune di Erba per un incidente del 2011 in via Comana. Chiesti danni per 1.331 euro, il conducente del veicolo ammaccato dovrà anche pagare le spese

Se la strada è piena di buche, chi guida deve prestare la massima attenzione. In caso contrario, addio risarcimento.

La lezione arriva da una sentenza del giudice di pace di Como che ha respinto il ricorso di un automobilista incappato in una buca in via Comana Lunga nell’area industriale della città: non solo il ricorrente non vedrà un euro dal Comune, ma dovrà pagare 800 euro di spese legali anche se la strada era effettivamente dissestata.

Una storia che risale al 5 luglio 2011. Quel giorno l’automobilista stava percorrendo via Comana Lunga: una strada, ha ricordato e documentato il legale in udienza, «dissestata e piena di buche non visibili poiché ricoperte d’acqua». Una situazione diffusa per diverse strade erbesi, soprattutto in periferia.

L’uomo - si legge nella sentenza da poco depositata e notificata alle parti - «in sede di interpello ha confermato di avere visto la buca e di aver sterzato verso sinistra per evitarla. Notando però un’automobile che proveniva dal senso opposto, è rientrato verso destra incappando nella buca». Per spostare l’automobile guasta, il conducente - che ha ammesso di aver percorso quel tratto di strada a una velocità superiore a 50 chilometri orari - ha rimediato un’ernia.

Da qui la richiesta di risarcimento da parte del suo avvocato - convinto «dell’esclusiva colpa dell’amministrazione comunale per omessa segnalazione del pericolo, omessa manutenzione e negligenza» - che ha chiesto 321 euro di danni all’autovettura e 1.010 euro tra danni fisici e morali.

Una storia che gli enti locali - e le loro assicurazioni - conoscono bene, anche perché gli automobilisti che chiedono risarcimenti si sono ritrovati spesso con l’auto in panne su strade effettivamente dissestate, in attesa di manutenzione fino a quando nelle casse comunali ci saranno abbastanza soldi per stendere l’asfalto.

Questa volta però il giudice ha dato un’interpretazione diversa dell’accaduto, sposando la linea difensiva del Comune. «L’incidente - scrive il magistrato nella sentenza, che condanna Varano al pagamento di 800 euro di spese legali - risulta conseguenza esclusiva della condotta imprudente del ricorrente, che ha tenuto una velocità non moderata pur in strada evidentemente dissestata, zigzagando anziché rallentare. Anche in relazione al danno fisico, la responsabilità è da ascriversi a colpa dell’attore, che ha fatto uno sforzo (per spostare la macchina, ndr) pur consapevole della propria situazione di salute anziché attendere i soccorsi».

Il giudice, insomma, riconosce il cattivo stato di manutenzione in via Comana Lunga. Ma se il Comune ha l’onere di mantenere le strade in sicurezza, gli automobilisti - notando la presenza di buche anche in mancanza di cartelli, come in questo caso - sono tenuti a rallentare, e a non superare il limite.

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