Bambino di 10 anni dice ai genitori: per la comunione niente regali. «Dono tutto ai bisognosi»

Solidarietà Il piccolo di Lurago d’Erba ha voluto aiutare l’associazione Ailanto. Mamma e papà confermano: «Una sua iniziativa»

Si dice che spesso bisognerebbe imparare dai bambini: sembra una frase fatta, ma a Lurago è diventata una realtà più che concreta e tangibile. Un bambino di 10 anni che ha ricevuto la Prima Comunione, ha deciso di rinunciare a regali e buste, e di chiedere a amici e parenti di donare il corrispettivo dei regali, che avrebbero voluto donargli, ai progetti e alle iniziative di auto alle persone bisognose e ai bambini orfani, che da anni l’associazione luraghese Ailanto sostiene.

Il desiderio del bambino

Il piccolo ha espresso questo suo desiderio ai genitori, che lo hanno prontamente assecondato e si è reso protagonista di questo atto di vera e concreta generosità. E, con uno stile che gli fa ancora più onore, ha deciso di farlo in silenzio, senza volere apparire: perché il bene si fa nel silenzio, senza proclami. Rossella Radaelli, referente dell’associazione, ha deciso di rendere noto quanto accaduto, pur mantenendo il riserbo che il piccolo e la sua famiglia hanno richiesto.

«Questo gesto ci ha veramente commossi, perché dimostra la grandezza del cuore di questo piccolo, che ha deciso di rinunciare ai suoi regali per darli a chi soffre – commenta Radaelli –. Abbiamo rispettato la richiesta di riserbo, ma un gesto così bello non poteva certo essere taciuto. Anche se ancora giovanissimo, ha dimostrato un grande cuore e un senso di solidarietà e responsabilità davvero unico. Noi esprimiamo al piccolo e alla sua famiglia la nostra gratitudine per questo gesto, che insegna a molti grande cosa significa donare e aiutare chi è nel bisogno».

Nel concreto, come spiega la referente del sodalizio, il bambino sosterrà il progetto Malawi a favore dell’Alleluya care centre di Rita Milesi, fondatrice di un orfanotrofio laico.

«Da anni Ailanto aiuta questa struttura e ci fa molto piacere che un bambino possa aiutare altri bambini – chiosa Radaelli –. Questo gesto spinge tutti noi volontari a impegnarci ancora di più e a trasmettere, come questo bimbo ci insegna, i veri valori della solidarietà».

Una lezione di generosità

Mamma e papà, che vogliono rimanere anonimi, spiegano come è nato il gesto: «È venuto direttamente da lui: come genitori abbiamo spiegato che purtroppo ci sono bambini meno fortunati nel mondo, che hanno bisogno di aiuto – raccontano i genitori – Abbiamo quindi spiegato che rinunciare ad avere regali, visto che non manca nulla, diventa un bel gesto di solidarietà. Lui ha colto subito questa possibilità e ci ha espresso la sua volontà di rinunciare ai regali per donare a bambini, che sono in difficoltà e nel bisogno».

Il piccolo ha dato una lezione, anche grazie agli insegnamenti di mamma e papà, su cosa sia realmente la solidarietà e su come si possa essere autenticamente contenti anche senza ricevere doni o regali. Il prevosto, don Carlo Leo, elogia il gesto: «I bambini sanno sorprendere con la loro capacità di comprendere che il dono ricevuto nell’Eucarestia non può che trasformare in dono la vita – sottolinea il sacerdote – Da questi piccoli gesti - che poi non sono piccoli - attendiamo scelte ancora più sorprendenti e belle. Bravi i genitori che con il loro figlio hanno saputo dare un significato profondo a questo avvenimento».

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