Caslino: «Ridateci i nostri treni»
Proteste dopo il taglio di nove convogli

I pendolari della Milano-Asso non vedono benefici Il vicesindaco Colombo: «Danno inaccettabile per noi»

Dieci giorni bastano e avanzano. Dieci giorni dopo l’umore dei pendolari è sempre più nero e il web si fa interprete delle proteste di chi si muove in treno sulla tratta Asso–Milano.

Ma da dieci giorni, oltre ai guai quotidiani della tratta che gli addetti ai lavori ben conoscono, si fanno anche i conti con la mancata fermata alla stazione di Caslino di 9 dei 51 treni in transito. Trenord ha avviato questa sperimentazione fino ad aprile 2020.

Ma, appunto, dopo appena 10 giorni il clima è teso: «Se mia figlia stasera torna dall’università deve farsi più di mezz’ora a piedi sulla provinciale?» lamenta la mamma di una studentessa.

Cattivo compromesso

«Il provvedimento, comunicato tardi e male senza fornire delle motivazioni convincenti, sembra più un paravento, un cattivo compromesso, che non risolve i problemi ma serve a creare un alibi a TreNord» aggiungono altri.

Questo il tenore di alcuni messaggi sulla pagina del Comitato pendolari. Anche la politica locale ha da subito chiesto di rimettere i treni e di evitare qualsiasi discussione sulla utilità della stazione.

«Faremo di tutto, come ha già ribadito il sindaco, per fare rimettere al più presto le 9 fermate tolte e non si parli assolutamente di chiudere la stazione – interviene Marco Colombo, vicesindaco di Caslino d’Erba - È un danno inaccettabile per il paese, un danno che si potrebbe anche quantificare. Così come è altrettanto inaccettabile aver saputo del taglio delle fermate e dell’ipotesi di chiudere la stazione dai giornali senza avere alcuna comunicazione ufficiale».

Colombo non ha dubbi: «Il peggioramento del servizio è innegabile perché non tutti possono recarsi a Ponte Lambro. Per altro il numero di passeggeri non è secondario con molti che arrivano da Castelmarte o dai paesi sulla linea. Caslino, tra l’altro, ha già scarsi collegamenti con gli autobus, ci mancherebbe di perdere anche la stazione».

Disagio immenso

E pensare che la stazione di Caslino è in realtà sul territorio comunale di Castelmarte: «Pochi lo sanno ma la stazione è nostra, poi è conosciuta come stazione di Caslino anche perché c’è quella di Ponte Lambro – Castelmarte – spiega il sindaco di Castelmarte Elvio Colombo - Su questa stazione abbiamo anche investito indirettamente sistemando quel sentiero che dal paese porta direttamente ai binari».

Il sindaco continua: «Non ha senso tagliare una fermata per risparmiare un minuto, non è certo lì il problema. Il disagio per le persone è immenso, il rischio è di tornare a piedi da Ponte costeggiando la provinciale».

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