Cerutti e l’emozione della Dakar
«Non basta il genio: serve la testa»

L’evento È di Montorfano il primo degli italiani nella massacrante competizione in moto

Genio, ma non sregolatezza: bisogna usare la testa e saper dosare bene energie fisiche e mentali.

Questo il messaggio che arriva dal campione montorfanese, Jacopo Cerutti, 28 anni, reduce dalla Dakar, dove è arrivato ventesimo e primo assoluto tra gli italiani partecipanti. Venerdì sera il campione montorfanese si è raccontato a concittadini, amici e appassionati di moto e motori, in una sala consiliare di Palazzo Manusardi gremita per l’occasione.

Una carriera col vento in poppa, costellata da numerose vittorie: ha vinto nell’Enduro un titolo europeo e quattro Italiani. Dal 2015 Cerutti si dedica al motorally: ha ottenuto un dodicesimo posto alla sua prima Dakar, nel 2016, e tre primi posti assoluti negli ultimi tre campionati Italiani, fino al piazzamento nelle scorse settimane nei primi venti alla Dakar 2018.

Schivo alle celebrazioni, Cerutti si è divertito a raccontare la sua esperienza in Sudamerica, dove si è svolta la gara tra Perù, Bolivia e Argentina e a chi lo introduceva sottolineando che il miglior italiano alla Dakar ha sorriso con una battuta, sottolineando il suo attaccamento al nostro territorio

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