Coronavirus, la rsa Villa San Benedetto
«45 ospiti positivi, nessun dipendente»

L’allarme dei sindaco di Albese, la risposta della direzione. Il tampone effettuato sui degenti della struttura ha rivelato la diffusione del virus

La realtà è andata oltre l’annuncio di domenica 29 marzo. Nella mattinata di lunedì 30 il sindaco di Albese con Cassano, Carlo Ballabio, ha parlato di una «cinquantina di persone positive nella rsa Villa San Benedetto Menni. Stiamo aspettando di parlare con i responsabili della casa di riposo e cura per avere un quadro certo e completo». Nel corso della mattinata è stato precisato che sono 45 gli ospiti risultati positivi dopo essere stati sottoposti a tampone.Per la direzione della rsa nessun dipendente è stato contagiato. Un post del sindaco pubblicato domenica sulla pagina Facebook del Comune rivelava come Ats Insubria gli avesse comunicato «la presenza di un elevato numero di casi positivi all’interno della Villa San Benedetto Menni». La stessa Ats ha comunicato a Ballabio «che il contenimento dei soggetti contagiati nella struttura non costituisce pericolo per la popolazione che quindi deve proseguire con le precauzioni finora adottate».

Ecco il comunicato stampa integrale diffuso poco dopo le 12 di lunedì 30 dalla superiora locale di Villa San Benedetto Menni, suor Agata Villadoro, e dal direttore generale Mario Sesana

Con il presente Comunicato Villa San Benedetto Menni, desidera aggiornare il territorio sulla gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione di COVID-19. Fin dal 24 febbraio 2020, Villa San Benedetto si è attivata per applicare le indicazioni del Ministero della Salute e contribuire attivamente alla prevenzione, prima, e al contenimento, poi, della diffusione del Coronavirus. Obiettivo primario, infatti, è la tutela della salute degli ospiti, dei loro familiari e di tutti coloro che in modo diretto o indiretto si dedicano alla loro cura e assistenza.La definizione di precise norme di comportamento (comprese la riduzione degli accessi – fino alla loro totale chiusura, la verifica della temperatura corporea dei visitatori e l’igienizzazione delle mani, la riduzione delle attività svolte esternamente, la chiusura degli ambulatori etc.) ha richiesto la riorganizzazione delle attività ordinarie e ha visto la diffusione dei nuovi regolamenti sia internamente, sia esternamente, attraverso il sito web www albese ospedaliere.it, al fine di informare anche la collettività. Purtroppo molti fattori esterni hanno agito negativamente, nonostante l’impegno di ogni figura professionale e dei familiari al rispetto delle norme che, periodicamente, venivano adattate all’evoluzione dell’emergenza e l’attenzione quotidiana all’evolversi della situazione.

La variabilità rispetto al periodo di incubazione di COVID-19, la caratteristica in molti casi di asintomaticità dello stesso e la fragilità delle condizioni di salute dei nostri numerosi ospiti, hanno fatto sì che il 10 marzo 2020 fosse registrato il primo caso di contagio all’interno della struttura proveniente da dimissione ospedaliera. Ne sono stati immediatamente informati i dipendenti, i collaboratori e le autorità sanitarie competenti, con richiesta di effettuazione immediata di tamponi per isolare il contagio. Parallelamente si sono rafforzate tra gli operatori le indicazioni dell’OMS sul corretto utilizzo dei DPI, seguendo le indicazioni di ATS nella gestione di coloro che avevano avuto contatti diretti con la persona contagiata. Le difficoltà di reperimento di DPI e di tamponi, più volte presentate ad ATS Insubria e a Regione Lombardia, hanno fatto sì che il contagio proseguisse, nonostante le decisioni prese al nostro interno di una drastica riduzione del numero di ospiti accolti nel Reparto di Riabilitazione Psichiatrica e pertanto non residenti in struttura.

Villa San Benedetto dispone di 250 posti letto e conta su oltre 330 tra dipendenti e collaboratori. Alla data odierna, nonostante le mancate risposte da parte delle Istituzioni, la struttura è riuscita a reperire i tamponi per coloro che manifestavano evidenti sintomi di contagio. Si sono così individuti al nostro interno 45 ospiti positivi al virus che sono stati prontamente isolati in nuclei dedicati. Le misure di sicurezza e la chiusura totale della struttura ci permettono però di dichiarare con fermezza che sia stata presa ogni misura possibile per la tutela di coloro che, per evidenti motivi lavorativi, ogni giorno accedono a Villa San Benedetto Menni: la loro incolumità, oltre che a garantire quella degli ospiti e dei loro cari, ha direttamente un riflesso sulla salute dell’intera comunità in cui ognuno di loro vive e ne siamo pienamente consapevoli. Nel caso sfortunato in cui un nostro collaboratore avesse contratto COVID-19, infatti, sono state immediatamente attuate le misure di isolamento in accordo con il Medico del Lavoro competente. Ad oggi nessun dipendente risulta positivo, solo 3 collaboratori esterni che non frequentano la struttura da oltre un mese invece risultano positivi ma in buone condizioni fisiche.Confidiamo pertanto che la cittadinanza tutta possa comprendere l’impegno della nostra Comunità Ospedaliera nel contenimento della diffusione di Coronavirus e, al tempo stesso, nel dovere e nella scelta di cura costante e continua di coloro che si sono affidati a Villa San Benedetto Menni ben prima che questa emergenza sanitaria colpisse l’intera Umanità

© RIPRODUZIONE RISERVATA