Erba, addio a Luigi Farina
Gigante di industria e sociale

La scomparsa nel giorno dell’80° compleanno

L’industria, la politica e l’associazionismo erbese piangono la scomparsa di Luigi Farina avvenuta giovedì 6 maggio, giorno del suo 80° compleanno. Insieme al padre e al fratello maggiore ha fatto grande in Europa prima e negli Stati Uniti poi, la Meltalfar di Cesana Brianza, arrivata a occupare fino a 500 persone. Abitava a Erba con Franca Pasquino Prati; dalla loro unione sono nati Federico, Paolo e Carlo. Farina si è avvicinato alla politica nel 1971 ed è stato assessore ai servizi sociali e vicesindaco nel 1982. All’inizio degli anni Settanta ha fondato con il defunto ragionier Rivolta ed altri amici la rivista “Vento del Nord” d’interesse culturale e socio politico locale. Tra i promotori del telesoccorso, dal 1984 è stato impegnato in diversi ruoli nel comitato di Como della Croce Rossa Italiana, nel sottocomitato di Erba, e successivamente nel 1989 co-fondatore e presidente del Lariosoccorso; per anni è stato responsabile della protezione civile comasca e nel 1992 è stato co-ideatore e realizzatore del Servizio urgenza Emergenza di Como, divenuto poi 118.Ha sostenuto il trasferimento e la costruzione della nuova Cà Prina, oggi fiore all’occhiello della città di Erba nella residenza sanitaria assistenziale, e ha promosso la fondazione dell’associazione Amici di Monsignor Pirovano di cui è stato grande amico. Socio Lions, Farina si è impegnato anche nel campo culturale diventando co-fondatore dell’Accademia del Licini, del Comitato Amici di Erba Alta, della cooperativa sociale Istituto San Vincenzo e della Fondazione omonima, dell’Associazione Ex Alunni dell’Istituto San Vincenzo, dell’Accademia Europa di Musica, oltre a essere sostenitore del Gruppo Sportivo Casa della Gioventù, ideatore del Trofeo erbese Giovanna Canali, fondatore del periodico “Alta Brianza” e delle associazioni erbesi. Ideatore e co-fondatore del Bosco Europa. Con un gruppo di amici tra cui don Mario Galbiati ha fondato Radio Maria e successivamente Radio Mater. I suoi ultimi anni di malattia sono stati vissuti con una grande fede, nata nell’ambito della famiglia e accresciuta in parrocchia nella scuola e sostenuta dall’esperienza di Comunione e Liberazione. Sono moltissime le persone che si stanno stringendo alla famiglia in queste ore

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