Erba, dermatologia senza medici
L’ospedale sospende le visite

Il direttore sanitario: «Se qualcuno fosse interessato, si faccia avanti»

Stop alle visite dermatologiche in attesa di trovare un nuovo medico, tempi lunghi per diabetologia e ginecologia. Grossi miglioramenti si registrano invece per le visite pneumologiche e cardiologiche, con appuntamenti disponibili nel giro di pochi giorni. L’ospedale Fatebenefratelli di Erba ha pubblicato i nuovi rilevamenti sui tempi di attesa per le prestazioni mediche programmabili non urgenti: dopo due anni di emergenza Covid-19, la situazione dovrebbe presto tornare alla normalità.

All’occhio il caso di dermatologia: le visite sono sospese, ma già a giugno 2021 gli appuntamenti venivano fissati a 164 giorni di distanza dal giorno della prenotazione.

«Già lo scorso anno eravamo in sofferenza - dice il direttore sanitario Pierpaolo Maggioni - ma adesso siamo rimasti senza medico a seguito delle dimissioni. Abbiamo dovuto comunicare ad Ats la sospensione del servizio, siamo alla disperata ricerca di un professionista in questo ambito: se qualcuno fosse interessato, si faccia avanti».

Restano tempi lunghi anche per la prima visita ginecologica: 120 giorni, lo scorso anno erano 124. «In questo settore abbiamo problemi per la mancanza di personale, ma negli ultimi mesi c’è stato un bel turnover e abbiamo ripristinato l’organico. I tempi restano lunghi perché ci sono molti arretrati sa smaltire, ma la coda per una visita dovrebbe calare sensibilmente già nei prossimi mesi».

Tempi lunghi, infine, per la prima visita endocrinologica e diabetologica: sono 81 giorni, quasi il doppio rispetto a un anno fa. «In questo ambito - commenta Maggioni - non c’è alcuna criticità legata al personale, piuttosto rileviamo un incremento della domanda. Non è un effetto del long Covid, ma dell’invecchiamento della popolazione». E del fatto che negli ultimi due anni molti anziani hanno atteso tempi migliori (e magari il vaccino) prima di farsi visitare.

Non mancano le note positive. Rispetto allo scorso anno, si attende molto meno per una visita cardiologica (6 giorni a fronte dei 185 del giugno 2021) e pneumologica (11 giorno contro i 68 dell’ultimo rilevamento). «Questi due settori - ricorda Maggioni - hanno risentito moltissimo della fase più acuta dell’emergenza pandemica, ora che la situazione è in via di miglioramento (almeno sotto il profilo clinico) le attività hanno ripreso con un carico di lavoro più accettabile».

(Luca Meneghel)

Il servizio completo su La Provincia di giovedì 24 febbraio

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