Erba, Ghislanzoni sorpassa Corti
È il nuovo “Paperone” dei politici

Depositate le dichiarazioni dei redditi di giunta e consiglieri comunali. L’ex vicesindaco primo con 310mila euro supera l’assessore al bilancio per due anni leader della classifica. Terza la senatrice Erica Rivolta

In cima alla lista c’è il consigliere Claudio Ghislanzoni con 310.944 euro, seguono gli assessori Gianpaolo Corti con 207.627 euro ed Erica Rivolta con 90.123 euro.

In mezzo ci sono tutti gli altri, con redditi che partono da un minimo di 2.400 euro: da un anno con l’altro la maggior parte dei politici erbesi ha migliorato la propria condizione economica, un discorso che vale anche per il sindaco Veronica Airoldi e quasi tutti i membri della giunta.

Le dichiarazioni dei redditi e lo stato patrimoniale degli amministratori erbesi sono stati resi pubblici nella giornata di ieri, come previsto dalle normative sulla trasparenza.

Prima di analizzare i dati, alcune premesse fondamentali. Le cifre sono tratte dalle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2019 e sono riferite ai soldi guadagnati nel corso del 2018; nella seconda colonna della tabella viene riportato l’incremento o il decremento dei guadagni rispetto all’anno precedente (ovvero alle dichiarazioni presentate nel 2018 e relative ai guadagni del 2017).

Seconda precisazione: in tutti i casi si parla di reddito imponibile, ovvero la somma che viene tassata dallo Stato senza contare le detrazioni (spese mediche, ecc). Le cifre sono tutte al lordo delle imposte.

Partiamo dai piani alti. Rispetto allo scorso anno, c’è un cambio al vertice della classifica: l’avvocato Ghislanzoni, ex vicesindaco e consigliere di minoranza, è il politico più ricco con 310.944 euro e un incremento record di 228.397 euro.

L’assessore-commercialista Corti passa dunque in seconda posizione con 207.627 euro, ma può a sua volta consolarsi con un aumento di 48.856 euro rispetto alla dichiarazione precedente. Sul podio schizza anche il vicesindaco Rivolta con 90.123 euro.

Parlamentari e professionisti

Dichiarano redditi superiori agli 80mila euro l’assessore-architetto Marielena Sgroi (84.424 euro) e il consigliere Eugenio Zoffili (81.584 euro: anche nel suo caso pesano i primi stipendi da deputato). Sopra i 70mila euro troviamo poi il sindaco Veronica Airoldi, dipendente di Ance Como, con 76.379 euro: rispetto all’anno precedente anche per lei c’è stato un incremento di 17.551 euro.

La classifica prosegue con l’assessore-architetto Francesco Vanetti (54.523 euro, sono 30mila euro in più rispetto all’anno precedente), con il consigliere Franco Brusadelli (dirigente scolastico in pensione, dichiara 54.063 euro in lieve calo rispetto all’anno precedente) e il collega di minoranza Enrico Ghioni (il capogruppo del Pd, dirigente comunale in pensione, ha dichiarato 52.290 euro). Di poco sotto la soglia dei 50mila euro c’è il consigliere Anna Proserpio: l’architetto, da poco dirigente scolastico al Melotti di Cantù, ha dichiarato 48.640 euro.

Torchio in coda

Tra i liberi professionisti spiccano i consiglieri Mario Muscari (38.471 euro) e Alberto Cavalleri (33.597 euro), entrambi esponenti della lista Il Buonsenso.

Il pensionato Giorgio Meroni - capogruppo della civica Per Erba - dichiara 31.607 euro, il suo vicino di banco Domenico Piazzolla 20.834 euro. Segue Carlo Moggia della Lega con 20.610 euro.

Sotto la soglia dei 20mila euro troviamo il commerciante Michele Riva con 17.020 euro, il presidente del consiglio comunale Matteo Redaelli con 14.699 euro, il capogruppo di Forza Italia Giorgio Zappa con 14.075 euro, l’assessore Alessio Nava con 12.822 euro, Sofia Grippo (segretario cittadino della Lega) con 8.445 euro, la commerciante Luisella Ciceri con 7.060 euro e Doriano Torchio con 2.400 euro.

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