Erba, il Covid contagia 70 suore
Caslino, ricoverati sindaco e parroco

Allarme per l’andamento del virus. Dura lettera del sindaco Airoldi al governatore Fontana: «Il sistema delle prenotazioni degli over 80 non funziona»

ll coronavirus torna a colpire nei luoghi più sensibili. Settanta suore dell’Istituto della Nigrizia di Buccinigo di Erba sono risultate positive al Covid-19 e sono isolate all’interno della struttura di via Como. A Caslino d’Erna il sindaco Marcello Pontiggia e il parroco don Stefano Dolci sono risultati positivi e per questo sono stati ricoverati all’ospedale di Erba. Le condizioni del sacerdote si sono aggravate: è stato trasferito in terapia intensiva. Tutto questo mentre il sindaco di Erba, Veronica Airoldi, ha scritto una dura lettera indirizzata al governatore della Lombardia Attilio Fontana e ai vertici di Ats Insubria e Asst Lariana per denunciare i ritardi nella vaccinazione degli over 80. «I numeri della pandemia - scrive il primo cittadino - non solo non accennano a diminuire, ma aumentano rapidamente». Il punto, osserva Airoldi, è che «il sistema di prenotazioni del vaccino per gli over 80 non ha superato la prova dei fatti. Centinaia di cittadini erbesi anziani e fragili sono in vana attesa di una chiamata o di un sms ormai da settimane. Mi risulta che le convocazioni avvengano a singhiozzo e, inspiegabilmente, non viene data priorità all’ordine di età». Il tutto mentre i contagi crescono di giorno in giorno.Gli anziani chiamano in municipio in cerca di rassicurazioni, ma l’amministrazione locale si trova spiazzata. «Pur consapevole del fatto che l’emergenza sia cresciuta in queste ultime settimane, avrei bisogno di risposte concrete, perché nella mia veste di sindaco mi sento investita di una forte responsabilità nei confronti dei mei cittadini a cui personalmente non posso dare risposte». La speranza è che un riscontro immediato arrivi dalla Regione: quando verranno vaccinati gli over 80 erbesi? Cosa deve fare chi non ha ancora ricevuto un sms con l’appuntamento? «Come sindaco sono pronta a fare la mia parte, ma ho l’assoluta necessità che l’istituzione regionale mi supporti unitamente alle decine di colleghi che oggi, come un anno fa, si sentono del tutto impotenti davanti al virus».

(Luca Meneghel - Giovanni Cristiani)

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