Erba, la chiesa libera dai ponteggi
Non la vedevamo così da 3 anni

Dedicata a Santa Maria Nascente dopo imponenti lavori che l’hanno rimessa a nuovo

Dopo tre anni e mezzo la chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente è stata liberata dai ponteggi. Anche i lavori alla facciata sono stati ultimati.

Un iter travagliato che ha costretto l’edificio religioso della vecchia Incino a restare ingabbiato all’interno delle impalcature molto oltre il tempo necessario per svolgere le opere. Tutto il primo anno infatti le opere non erano ancora partite.

Ora finalmente si è arrivati al completamento: dopo i tetti, le facciate e il campanile, anche la facciata principale ora può essere ammirata nella sua bellezza. Il lavoro condotto negli ultimi mesi dalla ditta specializzata “Lorenza Nesti restauri”, come previsto dalla Soprintendenza, ha dato un valore alla chiesa intitolata alla patrona Maria Nascente festeggiata l’8 settembre che forse in passato non si notava. Le scritte infatti sono state messe in rilievo, i pilastrini sono stati consolidati. La ritinteggiatura inoltre ha previsto delle tonalità naturali differenti che conferiscono una maggiore leggerezza rispetto al passato.

Con la facciata si conclude tutto il lavoro di restauro e riqualificazione che ha impegnato la parrocchia negli ultimi anni e che continuerà a impegnarla economicamente anche nel futuro. Il tetto è stato completamente rifatto, il campanile a sua volta è stato ristrutturato. Gli orologi sono stati sistemati e anche le lancette cambiate. Si è intervenuti sulla lattoneria e sulla pittura delle facciate, anche se non erano previste nel progetto iniziale. Anche il sotto manto è stato oggetto di intervento edilizio. Anzi le parti che non si vedono sono quelle che hanno richiesto l’intervento più complesso e lungo.

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