Erba, panini per sfamare i bisognosi
Mani Aperte riapre dopo 80 giorni

Anche Noivoiloro si appresta a ripartire con il centro diurno dedicando più attenzione ai ragazzi

La ripresa è difficile, ma qualcosa inizia a muoversi. A Erba ripartono anche le associazioni che si occupano delle persone più fragili, in ambiti diversi: l’associazione Mani Aperte di Mario Casella e il Noivoiloro di Ambrogio Ripamonti hanno superato le fasi più difficili della pandemia e si stanno attrezzando per tornare a pieno regime. Partiamo da Buccinigo. In via Como, Mani Aperte gestisce la mensa di solidarietà: per settimane, come molte altre realtà, ha dovuto chiudere i battenti. «Abbiamo già ripreso le nostre attività - dice il presidente Casella - con una formula più leggera: distribuiamo panini all’esterno della struttura. La cucina e la sala le abbiamo tenute chiuse, anche perché gran parte dei nostri volontari hanno una certa età, qualcuno ha delle lievi patologie: insomma, preferiamo tenerli a casa ancora per un po’. Fino a a quando l’emergenza non sarà davvero passata». Prima della pandemia, in media si rivolgevano alla mensa fino a 16 persone ogni sera. Ora non sono più di 10, certe sera anche meno. «Siamo rimasti chiusi 80 giorni - riflette Casella - e tante persone hanno dovuto cercare il cibo altrove. Qualcuno può aver trovato altre realtà che si occupano di assistenza, altri hanno ricevuto buoni spesa e pacchi alimentari dai Comuni. Nelle prossime settimane vedremo se i numeri tornano a crescere». Il Noivoiloro, la creatura di “Ampo” Ripamonti, si occupa invece di assistere i disabili con diverse forme: c’è una cooperativa lavoro e un centro diurno. «Dei passi avanti li abbiamo fatti. Per quanto riguarda la cooperativa lavoro - spiega Ripamonti - abbiamo già ripreso, con tutte le precauzioni del caso. Quanto al centro diurno, contiamo di riaprire i battenti il 29 giugno seguendo tutte le prescrizioni: a partire dal rapporto educatore-ragazzi che non sarà più di uno a cinque ma di uno a tre». Il Noivoiloro è celebre anche per i suoi eventi. Oltre ad affittare gli spazi della splendida sede di via del Lavoro ad associazioni esterne, Ripamonti e i suoi volontari organizzano moltissime iniziative - cene, feste, concerti - per sostenere finanziariamente il gruppo. «Su questo fronte non disperiamo. Stiamo lavorando sodo per presentare un programma di eventi estivi all’aperto, nel nostro cortile attrezzato per le feste, e all’insegna del distanziamento. Per gli spettacoli faremo qualcosa con un pubblico circoscritto, magari su prenotazione, ma qualcosa faremo: sono fiducioso, presto presenteremo un programma definito».

(Luca Meneghel)

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