Erba, tasse non più recuperabili
Il Comune perde 535mila euro

Un taglio pesante per l’amministrazione, somme inesigibili dell’Imu e della Tari. L’assessore Corti: «Crediti di aziende ormai fallite, erano una zavorra alle possibilità di spesa»

Un taglio netto e il Comune di Erba rinuncia a 535mila euro di tasse e imposte arretrate, lasciando a bilancio 1,88 milioni di euro di cartelle Imu e Tari ancora da riscuotere. I dati emergono dall’ultimo accertamento effettuato dai funzionari dell’ufficio tributi, chiamati a cassare tutti quei debiti diventati ormai inesigibili.

La notizia sta nelle cifre elevate, ma è interessante capire come siamo arrivati a questo punto: possibile che tutti quei soldi non si possano recuperare?

Per vederci chiaro abbiamo parlato con l’attuale assessore alle finanze, Gianpaolo Corti , e con il suo predecessore Franco Brusadelli .

Partiamo dai numeri. Stando all’ultimo riaccertamento dei residui, il Comune di Erba deve recuperare 1.882.000 euro fra Imu e tassa rifiuti, con crediti che vanno dal 2013 al 2020; si parla di 592mila euro di Imu e 1,29 milioni di euro di tassa rifiuti.

Queste cifre non tengono conto dei crediti che il Comune ha deciso di cancellare: 323mila euro di Imu e 212mila euro di tassa rifiuti, per un totale di 535 mila euro. Perché sono stati cancellati? Nella tabella compilata dai funzionari si legge questa motivazione: “Importi difficilmente riscuotibili stante gli intestatari”.

Cosa significa? «Che sappiamo di non poter più riscuotere quelle somme - dice l’assessore Corti - perché gli intestatari sono aziende, più o meno grandi, già fallite o in via di fallimento. Lasciare a bilancio somme che non potremo mai riscuotere comporta limitazioni alle possibilità di spesa».

L’articolo completo su La Provincia in edicola oggi, 17 marzo

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