«Vietato fumare a scuola e all’esterno». Il preside del Puecher avvisa gli studenti delle medie

Erba Gian Maria Rovelli ha ritenuto necessario ribadire i divieti alle famiglie «Meglio prevenire che curare, abbiamo notato il rischio e ricordato quali sono le multe»

«Il divieto di fumo è esteso alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche e vale anche per le sigarette elettroniche. Per gli alunni sorpresi a fumare sono previste sanzioni pecuniarie a carico dei genitori».

A doverlo ribadire con una circolare indirizzata al personale, agli alunni e alle famiglie è Gian Maria Rovelli, preside dell’istituto comprensivo Puecher: un avvertimento diretto alle famiglie dei ragazzi che frequentano le medie di via Majnoni.

Obiettivi

Una simile circolare, scritta da un preside delle superiori, non farebbe notizia. In questo caso, però, il preside si rivolge alle famiglie di 473 alunni di età compresa fra 11 e 13 anni.

«Diciamo - spiega Rovelli a La Provincia - che l’occhio vigile di collaboratori e docenti ha permesso di captare il rischio, anche negli alunni più grandi, di un possibile uso soprattutto delle sigarette elettroniche».

Il divieto è stato ribadito al personale scolastico e ai genitori che accompagnano i figli a scuola, ma dall’avvertimento non sono esclusi i ragazzi del terzo anno: i docenti hanno il fondato sospetto che qualcuno di loro fumi, magari subito all’esterno dell’edificio.

«Proprio perché prevenire è meglio che curare - continua il preside - è bene che ragazzi e famiglie siano ben informati sul fatto che la trasgressione del divieto di fumo nelle pertinenze scolastiche può portare, oltre alle sanzioni disciplinari scolastiche, anche sanzioni amministrative serie. Meglio essere chiari e limpidi da subito».

La circolare, di fatti, è chiarissima: Rovelli richiama le normative di legge che vietano il fumo all’interno delle scuole, ma anche nelle pertinenze esterne (è così dal 2013); il bando vale per le sigarette classiche, ma anche per quelle elettroniche sempre più diffuse in ogni fascia di età.

Il preside dedica la parte finale della circolare proprio agli studenti. «Per gli alunni che saranno sorpresi a fumare dentro i locali e/o nelle aree di competenza della scuola - scrive Rovelli - saranno tempestivamente informati i genitori e, oltre alle sanzioni di tipo disciplinare, saranno previste sanzioni pecuniarie (multe), a carico dei genitori, come previsto dalla normativa. I genitori, responsabili dei minori, dovranno provvedere personalmente al pagamento delle multe».

La storia

In Italia le sanzioni vennero definite con la legge 584 del 1975, all’epoca andavano da 1.000 a 10.000 lire. Oggi vanno da 27,50 a 275 euro: è previsto il raddoppio in presenza di una donna in stato di gravidanza o (più facile nel caso della scuola media) di bambini fino a 12 anni. Insomma: un ragazzino di terza media che fuma davanti a un compagno di prima (11 anni) si ritroverebbe con una multa più salata.

Collaboratori scolastici e docenti, conclude il preside, «sono tenuti alla massima vigilanza sul rispetto delle norme, segnalando allo scrivente, con la massima tempestività, eventuali episodi di violazione delle presenti disposizioni».

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